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Da Bardonecchia al Rifugio I Re Magi: uno splendido trekking invernale

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Sei in cerca di un trekking invernale che ti consenta di trascorrere una giornata di avventura sulla neve o di una destinazione di montagna dove passare un weekend tra relax, camminate e buon cibo in rifugio?

In Valle Stretta, una valle laterale della più nota Val di Susa, che si estende al confine tra Italia e Francia, sorge un ampio e scenografico altopiano situato nella borgata chiamata Les Granges de la Vallée Étroite. Qui ha sede il Rifugio I Re Magi, di cui voglio parlarti oggi.

Sei curioso di saperne di più? Allora continua a leggere: sto per raccontarti tutto su questa magnifica escursione invernale e sul bellissimo rifugio che sarà pronto a ospitarti!

Rifugio i Re Magi: l’escursione in sintesi

L’escursione che ti propongo ha inizio a Bardonecchia, in provincia di Torino, e in particolare dalla località chiamata Melezet. Da qui è possibile risalire la valle fino a raggiungere l’altopiano chiamato in lingua francese Les Granges de la Vallée Étroite (il termine “Les Granges” si riferisce alle grange, alla case o ai vecchi fienili della Valle Stretta) dopo un piacevole trekking che può essere fatto sia in estate che in inverno, quando la neve generalmente è abbondante e la strada asfaltata è chiusa al traffico.

A seconda delle condizioni del manto nevoso potrai decidere di affrontare l’escursione con i soli scarponi – eventualmente dotandoti di ramponcini da neve – oppure se ricorrere all’uso delle racchette da neve – o ciaspole. Esistono modelli di ramponcini da neve particolarmente comodi perché si montano sopra a un normale paio di scarponi: io utilizzo sempre questi e trovo siano estremamente pratici!

Se ne avrai la necessità, potrai noleggiare i ramponcini da neve prima di partire per l’escursione al centro del fondo di Pian del Colle. Se ti interessa l’argomento, leggi il mio approfondimento su cosa sono i ramponcini e perché è una buona idea averli sempre con sé nello zaino da trekking.

Ti ricordo che prima di affrontare un trekking invernale è buona norma consultare il bollettino valanghe e le previsioni meteo, nonché assicurarsi di essere adeguatamente equipaggiati (a proposito, parliamo del kit ARTVA?) e di indossare un abbigliamento adeguato. Ho trattato tutte queste tematiche nella mia serie di articoli La montagna in Inverno, che ti consiglio di leggere se sei un frequentatore dei sentieri nella stagione invernale!

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Les Granges de la Vallée Étroite in condizioni invernali.

Dal Melezet, l’escursione che sale fino ai rifugi della Valle Stretta lungo il cosiddetto “Sentiero Lucianina” è classificabile di difficoltà escursionistica (E) e da medi racchettatori (MR) in presenza di neve – e non presenta particolari insidie. In estate può anzi essere considerato un trekking molto semplice, mentre in inverno questo dipende dalle condizioni meteorologiche e dalla quantità di neve presente sui sentieri. Lo sviluppo è di circa 7 chilometri per un dislivello positivo che si attesta sui 400 metri.

Attenzione: prima di partire, ricordati di scaricare la traccia gpx del percorso cliccando qui, così potrai utilizzarla sul tuo smartphone durante l’escursione per orientarti!

DISLIVELLO POSITIVO/NEGATIVOD+ 400 m, D- 400m (circa)
ALTITUDINE DI PARTENZA1366 mslm (Melezet, Bardonecchia)
ALTITUDINE DI ARRIVO1760 mslm (Les Granges de la Vallée Étroite)
SVILUPPO (SOLA ANDATA)7 chilometri
TEMPO DI SALITA2 ore (sentiero non innevato)
Dalle 2 alle 4 ore (sentiero innevato, in base alle condizioni)
TEMPO DI DISCESA1 ora e 30 minuti (sentiero non innevato)
2/3 ore (sentiero innevato, in base alle condizioni)
DIFFICOLTÀE (Escursionistico) – sentiero non innevato
MR (Medi Racchettatori) – sentiero innevato
L’escursione in sintesi.

Bardonecchia e il Melezet

Bardonecchia è un comune della provincia di Torino collocato nell’Alta Val di Susa, famoso a livello nazionale – e non solo – per essere un centro di grande importanza per gli sport invernali e per lo sci. Alle Olimpiadi invernali di Torino del 2006, Bardonecchia è stata la sede delle gare di snowboard.

Quello del Melezet è uno dei due importanti comprensori sciistici di Bardonecchia insieme a quello del Jafferau, ed è proprio da questa località che parte l’escursione di cui ti voglio parlare oggi. È possibile raggiungerla in auto e lasciare il proprio mezzo in un grande parcheggio gratuito che si trova a pochi metri dall’imbocco del sentiero, oppure – nel caso in cui fossi arrivato a Bardonecchia con i mezzi pubblici – puoi sfruttare una navetta gratuita che parte da Campo Smith e che giunge a Melezet passando per Les Arnauds.

Se desideri avvalerti della navetta, ti consiglio tuttavia di verificare in anticipo gli orari su questo sito!

Dal Melezet a Les Granges de la Vallée Étroite

Dal parcheggio del Melezet si inizia a percorrere un sentiero che si diparte poco prima che la strada asfaltata principale attraversi il Rio di Valle Stretta tramite un ponte di ferro. La traccia, facilmente individuabile attraverso la segnaletica bianco-rosa dei sentieri ciaspole, costeggia il torrente fino all’altezza della località Pian della Colle, parallelamente alla Strada Provinciale 126 del Melezet che, in inverno, è chiusa al traffico (oltre la ex frontiera con la Francia la strada appartiene al Comune di Névache).

Dopo aver piegato a destra e attraversato un ponticello sul torrente, il sentiero interseca il CAI 710 Pian del Colle – Passo della Mulattiera e torna sulla strada asfaltata per un brevissimo tratto in località Pian del Colle, dove senza troppe difficoltà si individuano le indicazioni per i rifugi I Re Magi e Terzo Alpini – e si imbocca quindi il sentiero CAI 758 Melezet – Poggio Tre Croci per un breve tratto. Sebbene la segnalatica bianco-rossa del CAI sia sempre presente, ti consiglio di controllare la nomenclatura dei vari sentieri su una mappa (anche in formato digitale tramite applicazioni come, ad esempio, Outdooractive).

Soprattutto in presenza di neve bisogna fare particolare attenzione ai cartelli perché, dopo poco Pian del Colle, si incontra un nuovo bivio in cui bisogna andare a sinistra evitando di proseguire verso il Poggio Tre Croci: bisogna infatti dirigersi verso la piccola diga che sbarra il corso del Rio di Valle Stretta nei pressi della centrale di Grangevieille – dove giace il confine tra Italia e Francia e dunque tra le province di Torino e Briançon.

È proprio in questo tratto che la traccia inizia a salire, guadagnando quota in modo molto dolce e senza mai presentare rampe di notevoli pendenze: proprio per questo si tratta di un percorso tendenzialmente sicuro anche in condizioni invernali – sebbene sia necessario avere con sé l’adeguata attrezzatura.

Ti consiglio di attenerti alla traccia gpx che ti ho fornito per evitare di sbagliare direzione.

Spingendosi all’interno della Valle Stretta ci si ritrova circondati da alte montagne da ambo i lati. In particolare, spiccano il Torrione Rosso (2344 mslm) e l’Aiguille Rouge (2548 mslm) sul versante sinistro orografico del torrente, e la Punta delle Quattro Sorelle (2698 mslm) e la Punta di Gaspare (2808 mslm) sul versante opposto. Il paesaggio è davvero stupendo e ricorda molto quello dolomitico – e non è un caso: molte delle montagne di questa zona sono infatti costituite da dolomia, la stessa roccia di cui sono fatte le Dolomiti.

Proseguendo lungo la traccia si giunge al Plaine de Vourzenet, ampio pianoro alle pendici della Tour Germaine (2189 mslm). Infine, in località Le Graz du Refuge, a quota 1736 mslm, prendi la traccia di sinistra al bivio per risalire fio alla strada asfaltata che conduce in poche centinaia di metri a Les Granges de la Vallée Étroite (1760 mslm) – e dunque ai rifugi.

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Les Granges de la Vallée Étroite al calare del sole. Sullo sfondo l’imponente Grand Seru.

Continuando a seguire il sentiero, che costeggia il fiume salendo in modo equilibrato, si arriva infine ad attraversare un ponticello sul torrente e, in breve, si raggiunge la borgata chiamata Les Granges de la Vallée Étroite. Qui sorge il Rifugio I Re Magi, validissimo punto di appoggio non solo per pranzo e cena, ma anche per passare la notte.

Valle Stretta dove dormire: il Rifugio I Re Magi

Se stai pensando di intraprendere la bellissima escursione di cui ti sto parlando in questo articolo, ti consiglio senza ombra di dubbio di organizzarti per passare una notte in rifugio. Il Rifugio I Re Magi, struttura gestita da anni e con tanta passione dalla famiglia Nervo, è un punto di appoggio ideale per tutti gli amanti della montagna.

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Il Rifugio I Re Magi in Valle Stretta.

Ti suggerisco di fermarti qui per consumare un pasto caldo o per passare la notte: l’atmosfera all’interno del rifugio è accogliente, il personale estremamente gentile e il cibo è davvero buonissimo! Provare per credere: ho avuto la possibilità di pernottare svariate volte presso questo rifugio nel corso delle mie innumerevoli escursioni in Valle Stretta, sia in estate che nei mesi invernali, e mi sono sempre sentito accolto come a casa.

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La calda atmosfera del Rifugio I Re Magi.

Da appassionato di montagna, amo tantissimo l’atmosfera calda dei rifugi alpini e ti posso assicurare che poche volte nella mia vita ho vissuto esperienze paragonabili a quella di entrare in questo rifugio dopo una lunga e gelida giornata passata a camminare nella neve, bere qualcosa di caldo davanti a un caminetto a legna e concedersi una buonissima cena in un ambiente squisitamente tradizionale e rilassante. La cucina è proprio uno dei punti forti di questo locale, anche perché il loro menù è ricco di piatti tipici piemontesi: quello che ci vuole per abbinare al piacere delle escursioni in montagna anche quello del buon cibo!

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Una delle due sale da pranzo del Rifugio I Re Magi in Valle Stretta.

I miei consigli a tavola? Devi assolutamente provare la polenta concia e la crostata di mirtilli del Rifugio I Re Magi: non hanno eguali!

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Sai perché il Rifugio i Re Magi si chiama così? Il motivo è legato al fatto che il rifugio si trova alle pendici di tre grandi e scenografiche cime della valle, che si chiamano: Punta Gaspare, Punta Melchiorre e Punta Baldassarre – proprio come i tre Re Magi.

Queste montagne sono altamente simboliche per la Valle Stretta ed essendo costituite da roccia di dolomia, la stessa della Dolomiti, si sono guadagnate l’appellativo di “Dolomiti Francesi”.

Con ben due ampie sale da pranzo, camere private da 2, 3 o 4 posti con letti a castello e un dormitorio da 15 posti letto, il rifugio è in grado di accogliere sia in estate che in inverno moltissimi escursionisti per pranzo, cena e pernotto. Per chi dorme in rifugio è possibile usufruire del trattamento di mezza pensione, opzione che consiglio vivamente! Ricordati ti prenotare, soprattutto se intendi dormire in rifugio, contattando i gestori con debito anticipo!

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Il Rifugio I Re Magi è dotato anche di un dormitorio da 15 posti letto.

Il Rifugio I Re Magi sorge a 1768 mslm. Considera che in questa zona la connessione internet e la copertura telefonica sono assenti: ti consiglio quindi di organizzarti con un comunicatore satellitare, come ad esempio il Garmin inReach Mini 2 dal quale non mi separo mai, per essere certo di poterti sempre mettere in contatto con gli altri. Qui ti spiego perché è fondamentale che tu abbia sempre con te questo dispositivo.

Il Rifugio I Re Magi è inoltre un’ottima base di partenza per escursioni più lunghe e impegnative, come ad esempio quella che raggiunge il Grand Adret e il Monte Thabor. L’ascesa al Monte Thabor, in particolare, è una classica gita di scialpinismo invernale e, quando le condizioni della neve sono ottimali, è una delle più belle discese della zona!

La valle è un vero e proprio paradiso non solo per i semplici escursionisti, ma anche per gli alpinisti esperti e per chi pratica arrampicata, grazie alla vicinanza della famosa Parete dei Militi.

Bardonecchia come arrivare

Raggiungere Bardonecchia in auto

Bardonecchia si trova a un centinaio di chilometri da Torino. Provenendo dalla città si impiega circa un’ora e mezza lungo la E70 passando per Susa, Salbertrand e Oulx. Da Milano si impiegano invece tre ore. Il tragitto prevede il pagamento di pedaggi.

Raggiungere Bardonecchia in treno

Un’opzione da valutare per chi desidera evitare di spostarsi in auto è quella di raggiungere Bardonecchia in treno. La città è infatti servita da una stazione ferroviaria raggiungibile tramite i treni regionali veloci di Trenitalia o tramite i convogli di Italo. Dal centro di Bardonecchia è poi possibile raggiungere la località Melezet sfruttando la navetta gratuita che parte da Campo Smith.

Da Torino i tempi di percorrenza sono di 90 minuti, mentre da Milano di circa 2 ore e 40 minuti.

Bardonecchia noleggio ciaspole

Se sui sentieri è caduta tanta neve – circostanza piuttosto comune in inverno – dovrai affrontare l’escursione che ti ho proposto con le racchette da neve (o ciaspole). Ti stai chiedendo se acquistarle o noleggiarle?

Scegli il noleggio se non usi frequentemente le ciaspole: il costo per una giornata si aggira tra i 5€ e i 10€ a seconda del negozio e della località e spesso include anche i bastoncini da trekking. Se invece frequenti abitualmente la montagna in inverno, l’opzione più vantaggiosa è sicuramente quella di acquistarle. Se sei alla ricerca del giusto modello, ti consiglio di provare questo prodotto della Ferrino!

A Bardonecchia è possibile noleggiare le ciaspole in uno dei tantissimi negozi di articoli sportivi che vendono e affittano attrezzatura da sci e per escursionismo. Ti consiglio, soprattutto se ti muovi in gruppo, di chiamare in anticipo per prenotare le ciaspole, altrimenti potresti rischiare di non trovarle: in inverno vanno decisamente a ruba!

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Dettaglio sul Grand Seru innevato.

Rifugi Valle Stretta: conclusioni

In questo articolo ho voluto parlarti di una bellissima escursione invernale di bassa difficoltà che attraversa il confine tra Italia e Francia risalendo la Valle Stretta (o Vallée Étroite), una valle laterale della Val di Susa (che sorge invece in territorio piemontese) nota per offrire degli scenari davvero suggestivi che ricordano quelli dolomitici.

Se ti ho incuriosito con questo racconto, continua a leggere questo blog e lasciati ispirare da tutte le mie escursioni e dai miei viaggi nel mondo. Seguimi anche sui miei profili social e non perderti neanche un aggiornamento!

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