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Trekking in Vallèe Étroite, alla scoperta delle “dolomiti francesi”

Situata in parte in territorio italiano e in parte in territorio francese, la Valle Stretta (o Vallée Étroite) è una spettacolare valle laterale della Val di Susa che, dal comune di Bardonecchia, si estende fino a quello di Névache. Dominata dall’imponente Grand Seru (2889 mslm) e dal Monte Thabor (3178 mslm), questa valle è contraddistinta dalla presenza di montagne del tutto simili alle Dolomiti – essendo a tutti gli effetti costituite da dolomia.

Numerosi sono gli itinerari di trekking che portano a scoprire le meraviglie nascoste in questo territorio franco-italiano: oggi ti parlo dell’escursione che parte da Les Granges de la Vallée Étroite e che percorre uno spettacolare giro ad anello tra il Grand Seru e Le Grand Adret, per ammirare le scenografiche guglie e i torrioni che caratterizzano queste montagne e i paesaggi bucolici in cui si ergono!

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Discesa verso valle, in primo piano Les Grand Seru.
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Il suggestivo Lago Verde, o Lac Vert.
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Les Grand Seru si mostra in tutto il suo splendore dal Vallon du Diner.
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Il rifugio La Maison de Chamois, lungo la salita verso Les Grand Seru.
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Les Granges de la Vallée Étroite. Sullo sfondo Les Grand Seru (sulla sinistra) e il Mont Thabor (sulla destra).
Il Grand Adret salendo verso il Col du Lac Blanc.
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Il pascolo di Prat du Plan, con il Grand Adret sullo sfondo.

Trekking valle Stretta: l’escursione in sintesi

Quella di cui ti voglio parlare oggi è un’escursione di difficoltà media. Il totale è di circa 17 chilometri per un dislivello positivo e negativo di poco meno di un chilometro. Il punto di partenza è Les Granges de la Vallée Étroite, un ampio pianoro situato a un’altitudine di 1760 mslm in territorio francese, appena oltre il confine italiano di Bardonecchia, dove sorgono due importanti rifugi della Valle Stretta: il Rifugio I Re Magi e il Rifugio Terzo Alpini.

La difficoltà del trekking è classificabile E (Escursionistico) e non richiede competenze o attrezzature specifiche. Per la quasi totalità del percorso la connessione cellulare è assente. Inoltre bisogna considerare che non sono presenti fontanelle d’acqua e che quindi bisogna partire con un buon quantitativo di liquidi: se sei in dubbio su cosa mettere nello zaino da trekking, ecco per te 10 cose da non dimenticare mai!

Prima di partire, scarica la mia traccia gpx e utilizzala sul tuo smartphone come riferimento durante l’escursione. Ecco i dati in sintesi del trekking che ti propongo:

DISLIVELLO TOTALED+ 970 metri, D- 970 metri
ALTITUDINE DI PARTENZA1760 mslm (Les Granges de la Vallée Étroite)
ALTITUDINE DI ARRIVO2690 mslm
SVILUPPO 17 chilometri (anello)
TEMPI DI PERCORRENZA4-5 ore
DIFFICOLTÀE (Escursionistico)
PERIODO CONSIGLIATOLuglio-Settembre
L’escursione in sintesi.

Les Granges de la Vallée Étroite e il Lac Vert

Lasciata l’auto al parcheggio (gratuito alla data di settembre 2024) che precede i rifugi, segui le indicazioni per Pont de la Fonderie, attraversando l’ampio pianoro de Les Granges de la Vallée Étroite. Il sentiero sale molto dolcemente, su un fondo dapprima ghiaioso e poi lastricato, fino a incrociare un’ampia carrereccia che risale la valle immergendosi in bellissimi e verdi boschi. Sulla destra si ergono imponenti tre grandi e scenografiche cime della valle: Punta Gaspare, Punta Melchiorre e Punta Baldassarre: ecco spiegata l’origine del nome di uno dei rifugi più importanti della zona!

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Les Granges de la Vallée Étroite. Sullo sfondo Les Grand Seru (sulla sinistra) e il Mont Thabor (sulla destra).

Lago Verde Valle Stretta

Dopo circa un chilometro e mezzo di cammino incontrerai sulla destra la deviazione per il Lago Verde (Lac Vert), uno spettacolare laghetto alpino caratterizzato da una marcata colorazione verde dovuta principalmente alla presenza di particolari alghe sul suo fondo – ma anche ai bellissimi larici che lo circondano. Lo specchio d’acqua è sovrastato dalla Punta Melchiorre, che con la sua composizione dolomitica fa sì che l’intero quadretto ricordi inevitabilmente quello del Lago di Carezza in Alto Adige. Puoi raggiungere il lago in circa 10-15 minuti dalla deviazione sul sentiero principale: dovrai attraversare un ponticello sul torrente e risalire una collinetta oltre la quale sorge il verdissimo e scenografico specchio d’acqua.

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Il suggestivo Lago Verde, o Lac Vert.

Prosegui sul sentiero principale continuando a camminare sulla strada gippabile fino a raggiungere Pont de la Fonderie (1897 mslm), crocevia di sentieri contraddistinto da un ambiente di ciottoli e piccoli massi residui di una frana. Al bivio prendi la sinistra, seguendo le indicazioni per il Monte Thabor (raggiungibile in circa tre ore e mezza da qui). La traccia sale in modo deciso, tramite una serie di tornanti (sono occasionalmente presenti anche dei tagli) che guadagnano rapidamente quota fino al Rifugio La Maison des Chamois.

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Il rifugio La Maison de Chamois, lungo la salita verso Les Grand Seru.

Le Grand Adret e il Col du Lac Blanc

Alla Maison des Chamois continua a seguire il sentiero GRP (Tour du Mont Thabor) marcato giallo-rosso: ci sono due varianti, ma entrambe convergono al Prat du Plan (2208 mslm) e sono quindi equivalenti. Si tratta di un ampio pascolo che sorge alla base del gruppo costituito dal Petit Seru e dal Grand Seru, che infatti potrai notare sulla destra, e del gruppo del Petit Adret-Grand Adret, che invece potrai già scorgere in lontananza con le sue caratteristiche e imponenti torri.

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Il pascolo di Prat du Plan, con il Grand Adret sullo sfondo.

Da qui puoi scegliere se percorrere l’anello in senso orario o antiorario: ti suggerisco di farlo in senso orario per rendere meno faticosa l’escursione, ma entrambi gli itinerari sono possibili. Superato il ponte sul torrente Ruisseau de la Vallée Étroite, continua quindi a costeggiare il corso d’acqua avvicinandoti sempre più al maestoso Grand Adret (2750 mslm), in un ambiente umido e paludoso che spesso può nascondere delle insidie, quindi fai attenzione a fango e torrentelli specialmente in seguito a piogge. Proseguendo, sulla sinistra, vedrai comparire numerosi piccoli laghetti. Prendi poi la deviazione per il Lac Blanc imboccando il sentiero 57.

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Il Grand Adret salendo verso il Col du Lac Blanc.

Il sentiero 57 inizia a salire molto ripidamente in direzione del Lac Blanc e del Col du Lac Blanc, guadagnando oltre 200 metri di altitudine in circa un chilometro e mezzo. Lo scenario è da pelle d’oca: di fronte a te si erge il Grand Adret con le sue altissime torri, mentre sulla sinistra noterai la presenza della Roche du Chardonnet (2950 mslm), la Roc de Valmainier (3002 mslm) e, ovviamente, il Monte Thabor (3178 mslm). La dura salita conduce infine a un piccolo laghetto alle pendici della Roc de Valmainier, chiamato Lac Blanc, e successivamente al Col du Lac Blanc (2628 mslm). Sei appena entrato nella parte più desolata e selvaggia di questa valle: lo spettacolo è garantito!

Vallon du Diner, Le Grand Seru e rientro

Superato il Col du Lac Blanc, il sentiero gira alle spalle del Grand Adret e scende ripido all’interno di una stretta conca incastonata tra quest’ultimo e il Petit Adret (2738 mslm). La traccia successivamente risale per costeggiare il fianco della collina e inerpicarsi verso le pendici del Petit Adret toccando un’altitudine massima di poco meno di 2700 mslm, in un ambiente arido e brullo. Continuando sul sentiero 57 giungerai infine nel Vallon du Diner (2610 mslm): ecco il crocevia per il Monte Thabor (passando per il Col de Meandes) o per il rientro a valle. Per questa volta puntiamo a destra verso il Grand Seru per tornare a Les Granges de la Vallée Étroite.

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Les Grand Seru si mostra in tutto il suo splendore dal Vallon du Diner.

La traccia che dal Vallon du Diner inizia la discesa a valle è comoda e agevole, nonché estremamente scenografica e panoramica: sulla sinistra il Grand Seru e il Petit Seru regalano degli scorci mozzafiato. Il sentiero conduce nuovamente al Prat du Plan, il pascolo dove hai iniziato l’anello. Supera il ponte e riprendi la traccia bianco-rossa GRP fino alla Maison de Chamois per tornare a ritroso verso Les Granges de la Vallée Étroite.

Vallée Étroite: come arrivare

La Valle Stretta (Vallée Étroite) si raggiunge da Bardonecchia (Torino) seguendo le indicazioni per Melezet-Les Arnauds e seguendo la strada che attraversa il confine con la Francia passando per Pian del Colle. La strada sale per ripidi e stretti tornanti fino al parcheggio antecedente i rifugi della Valle Stretta.

Tale strada è aperta al traffico solamente nel periodo estivo, mentre nei mesi invernali resta chiusa e l’unico modo per raggiungere la Valle Stretta dal versante italiano (ottima meta per ciaspolate e passeggiate sulla neve) è tramite un sentiero che parte dalla frazione di Melezet e che giunge a Les Granges de la Vallée Étroite. Dal centro di Bardonecchia è in servizio un bus navetta che porta al parcheggio di Melezet e all’imbocco del sentiero.

Il punto di partenza dell’escursione si trova nel comune di Névache – nel dipartimento delle Alte Alpi (Briançon).

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Discesa verso valle, in primo piano Les Grand Seru.

Escursioni Valle Stretta: conclusioni

Voglio chiudere questo articolo raccontandoti un piccolo aneddoto. L’escursione di cui ti ho parlato nasce da un’avventura che ho vissuto cercando di conquistare la cima del Monte Thabor: durante il trekking io e l’amico che mi accompagnava siamo rimasti bloccati da una tormenta di neve nei pressi del Col du Lac Blanc mentre cercavamo di raggiungere il Col de Meandes. Le condizioni meteo avverse, con violente raffiche di vento gelido, neve e freddo inaspettato ci hanno costretto a un’accampamento di fortuna per passare la notte e ci hanno impedito di puntare alla vetta il giorno successivo. Tuttavia, l’esperienza rimane indimenticabile e l’appuntamento con il Monte Thabor è solamente rimandato: seguimi anche su Instagram per non perderti le mie prossime avventure!

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