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Insieme alle bellissime Valli dell’Ossola, la Val Formazza è indubbiamente una delle valli alpine più famose e spettacolari del Piemonte. Da Riale, la frazione più settentrionale della regione e centro principale della valle, partono numerosi itinerari di trekking, che vanno dalle semplici passeggiate adatte a tutta la famiglia fino ai sentieri escursionistici di varie difficoltà.
Oggi voglio parlarti di una bellissima escursione che ti porterà a visitare i laghi da sogno della Val Formazza, che sono tra i più spettacolari e accessibili di tutto l’arco alpino. Sei pronto a scoprirli?
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In questo articolo
Da Riale ai Laghi del Boden: l’escursione in sintesi
L’escursione di cui ti parlo oggi ha inizio dal paese di Riale, un antico insediamento walser che oggi si presenta ai turisti come un grazioso borgo di montagna dove le tradizioni di un tempo sono ancora ben radicate. Celebre è l‘Oratorio di Sant’Anna, una bellissima chiesetta che svetta imponente su una verde collina e che sembra dominare l’intero paese.
I laghi della Val Formazza sono tra i più spettacolari e accessibili di tutto l’arco alpino. L’escursione proposta in questo articolo ti poterà a visitare ben cinque laghi:
- Il Lago di Morasco
- Il Lago del Toggia
- Il Lago Kastel (Kastelsee)
- I due laghi del Boden
Proseguendo oltre il Lago Kastel è possibile raggiungere un altro specchio d’acqua, il cosiddetto Lago Nero. Un altro celebre lago, quello dei Sabbioni (il più grande bacino artificiale del Piemonte) può essere invece raggiunto tramite un’escursione classica della Val Formazza e moderatamente impegnativa, descritta in questo articolo.
🟩 L’escursione è di difficoltà escursionistica. Non è richiesta alcuna attrezzatura particolare, ma sono consigliati, come per ogni escursione, scarponi da trekking comodi. Si raccomanda inoltre l’utilizzo dei bastoni da trekking.
📶 La copertura telefonica lungo il tragitto è limitata: indicativamente dal Rifugio Maria Luisa in avanti si interrompe. Trovandoci molto vicini al confine svizzero può essere una buona idea disattivare in anticipo il roaming sui nostri cellulari per evitare costi aggiuntivi indesiderati.
💧 Lungo il percorso non sono presenti fontanelle di acqua potabile.
🐶 Il sentiero proposto è dog-friendly.
👉 Scarica qui la traccia gpx dell’escursione.
DISLIVELLO IN SALITA/DISCESA | 660 m D+ / 750 m D- |
ALTITUDINE DI PARTENZA | 1730 (Riale) |
ALTITUDINE DI ARRIVO | 2348 (Laghi del Boden) |
SVILUPPO (ANDATA E RITORNO) | 18 chilometri circa |
TEMPO DI SALITA | 2 ore – 2 ore e 30 |
TEMPO DI DISCESA | 1 ora e 30 – 2 ore |
DIFFICOLTÀ | E (Escursionistico) |
PERIODO CONSIGLIATO | Da giugno a settembre |
Ti raccomando di utilizzare degli scarponi da trekking e dei bastoncini da trekking, che sono fondamentali per evitare di stressare la schiena durante le escursioni e per distribuire meglio il peso dello zaino. Ti consiglio di valutare questo modello in alluminio e fibra di carbonio che ha un ottimo rapporto qualità-prezzo:
Riale cosa vedere: il Lago di Morasco
È possibile parcheggiare l’auto all’ingresso del paese di Riale (di fronte al ristorante Aalts Dorf) oppure sotto alla diga di Morasco. Entrambi i parcheggi sono a pagamento e la tariffa giornaliera, a giugno 2024, è di 5€.
La diga di Morasco è sicuramente la meta più accessibile dell’escursione di oggi: se hai parcheggiato sotto alla diga ti basteranno appena quindici minuti di salita per arrivare al lago, che resta comunque uno dei laghi più spettacolari che abbia mai visto: il colore delle sue acque è incredibilmente intenso, e soprattutto nei mesi estivi è ancora più suggestivo in quanto il verde delle montagne che lo circondano vi si riflettono.
Dal parcheggio, procedendo verso la diga, puoi scegliere se dirigerti a destra (in direzione Lago del Sabbione/Rifugio Claudio e Bruno/Rifugio 3A) oppure a sinistra (in direzione Rifugio Bim Se). In entrambi i casi arriverai in pochi minuti alla diga.
Scegliendo la destra potrai sfruttare dei sentierini che tagliano i tornanti della strada asfaltata che risale verso la diga, mentre scegliendo la sinistra dovrai seguire la strada fino al Rifugio Bim Se e dunque prendere il sentiero che poco dopo giunge alla diga.

Nel caso volessi ammirare lo splendore del lago da più prospettive, sappi che esiste un sentiero che ne fa il giro costeggiandolo per intero. Il sentiero è pressoché in piano ed è quindi adatto anche a famiglie e bambini di ogni età. Se hai intenzione di proseguire con l’escursione proposta e raggiungere gli altri laghi, il consiglio è invece quello di non intraprendere l’anello e di riprendere il cammino.
Una curiosità: le acque del lago celano il vecchio paese di Morasco, che è stato allagato quando la società Enel iniziò i lavori di costruzione della diga negli anni ’30.
Da Riale al Rifugio Maria Luisa
Lasciati alle spalle il Lago di Morasco: scendi nuovamente ai parcheggi e torna verso la chiesetta di Riale. Qui, tra alcune bellissime baite in stile walser, cerca l’imbocco del sentiero G20 che sale verso il Rifugio Maria Luisa (2160 mslm) e dunque all’Alpe Toggia (dove sorge l’omonimo lago artificiale), per raggiungere poi il Passo di San Giacomo (2313 mslm).
Il sentiero G20, di fatto, taglia i tornanti della strada gippabile che risale fino al rifugio. Si tratta di un sentiero facile e molto scenografico che, in meno di quattro chilometri, ti porta all’Alpe Toggia. Se si vuole salire in mountain bike bisogna invece seguire la gippabile. Tra la tarda primavera e l’inizio dell’estate, i verdissimi prati che circondano il sentiero, ricoperti di rododentri selvatici, sono punteggiati di moltissimi fiori diversi e diventano una vera esplosione di colori!
Escursione da Riale: il Lago del Toggia
Una volta raggiunto l’Alpe Toggia, il sentiero si biforca incrociando il G24 sulla destra. Prosegui a sinistra verso il rifugio e verso la diga del Toggia. L’ultimo tratto, sostanzialmente in piano, ti porta direttamente al Maria Luisa. Lasciandoti il rifugio sulla sinistra, prosegui per poche centinaia di metri fino a ritrovarti sul muro della diga, all’incirca un’ora dopo la partenza da Riale.
Il Lago del Toggia (2191 mslm) ti sorprenderà subito per la sua placidità e per il colore scuro delle sue acque. Lo scenario è quasi nordico: il lago è circondato da montagne basse, per lo più rivestite da verdi prati. A inizio estate è possibile trovare ancora qualche chiazza di neve sulle pareti.

Sulla sinistra del lago, il sentiero G20 prosegue fino a raggiungere il Passo di San Giacomo. Per continuare il giro dei laghi, invece, attraversa la diga e segui il sentiero che si diparte sulla destra. Costeggia per un breve tratto il lago sulla sua sponda destra e seguiun sentiero non segnalato ma ben battuto che porta ad attraversare prati verdissimi e a passare per alcune pozze d’acqua decisamente suggestive. Il loro aspetto varia in base alla stagione e alle piogge, con colori che variano dal turchese all’ocra. Questi piccoli laghetti sono alimentati da una parte dall’acqua proveniente dal Toggia, e dall’altra da quella proveniente dal Lago Kastel, che è la tua prossima meta.
Val Formazza Lago Kastel
Prosegui fino a quando non avrai incrociato il sentiero G24 (nota che siamo tornati in prossimità del bivio che abbiamo affrontato in precedenza all’arrivo all’Alpe Toggia). Percorrendolo arriverai direttamente al Lago Kastel (2224 mslm), con un dislivello pressoché nullo e su ampio sentiero sterrato.

Come subito appare evidente, la diga del Kastel (o Kastelsee in tedesco) è molto atipica: il bacino, infatti, non è artificiale, e la costruzione della diga fu un tentativo di contenere e controllare le sue acque. L’operazione non andò a buon fine: ci furono ben due crolli a distanza di qualche anno uno dall’altro, dovuti alle caratteristiche carsiche del terreno, tanto che la diga venne rinominata dagli abitanti del luogo “la diga di cartapesta”. Il progetto venne quindi abbandonato, e quello che vediamo oggi è ciò che rimane dell’ultimo e vano tentativo dell’uomo di controllare questa meraviglia della natura.
Il Lago Kastel è incredibilmente scenografico: il suo colore azzurro intenso e le imponenti cime che vi si riflettono lo rendono sicuramente uno dei posti più suggestivi e fotogenici della Val Formazza. Tra le vette che dominano il lago la più importante è sicuramente il Kastelhorn (Corno Castello) con i suoi 3128 metri di altitudine.
In prossimità dei resti della diga troverai le indicazioni per i laghi del Boden, raggiunti sempre dal sentiero G24. Costeggiando il lago e prendendo il sentiero G22, in circa un’ora di cammino potrai arrivare al Lago Nero. Per proseguire questa escursione, invece, segui le indicazioni per i laghetti del Boden.
Laghi del Boden Val Formazza escursione
Inizia qui la parte più interessante, tecnicamente parlando, dell’escursione di oggi. I due specchi d’acqua che dovrai raggiungere si trovano a un’altitudine di 2348 mslm. Il sentiero sale molto dolcemente e si sviluppa per poco più di due chilometri. Dalla diga del Kastel all’omonimo alpeggio il sentiero è ben marcato e agevole.
Superato l’alpeggio la traccia diventa invece più stretta, meno evidente e richiede il passaggio su piccole rocce. In generale si tratta comunque di un percorso molto facile e adatto a chiunque. Non appena si inizia a guadagnare un po’ di altezza, la vista si apre in modo magnifico: vediamo da una parte il Lago del Toggia e dall’altra il Kastel.
Una volta giunti in cima, ecco i due tetri laghetti, circondati da imponenti cime. Non è raro che anche nei mesi estivi si possa trovare, intorno ai laghi, neve e ghiaccio. Il più grande dei due laghi è sovrastato dalla Rupe del Gesso (2438 mslm). In assenza di ghiaccio (in caso contrario prestamolta attenzione) è possibile costeggiare il maggiore dei due laghi e raggiungere, salendo ancora un po’, la Bocchetta del Gesso. Da qui si ha una visuale incredibile sulla valle.

La discesa avviene per la stessa via seguita per l’andata. Una volta sceso alla diga del Kastel potrai congiungerti direttamente con il sentiero G20 che scende verso Riale senza passare di nuovo per il Lago del Toggia e per il Rifugio Maria Luisa.
Riale Val Formazza come arrivare
In auto si percorre l’autostrada A26 Genova-Gravellona Toce in direzione Gravellona Toce, si prosegue poi lungo la SS 33 del Sempione in direzione Valico di Iselle e si prende l’uscita Crodo.
Da qui si segue la strada principale fino a Baceno, e superato il centro abitato si svolta a destra in direzione Formazza. Si risale quindi fino a Riale, ultima frazione e punto di partenza della nostra escursione.
Trekking in Val Formazza: conclusioni
Quella proposta è una delle escursioni più classiche e accessibili, ma al contempo scenografiche e appaganti, dell’intera Val Formazza.
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Nota: le eventuali tracce gpx inserite in questo articolo sono da intendersi unicamente come riferimento e potrebbero contenere imprecisioni o errori. L'autore non si assume alcuna responsabilità derivante dall'utilizzo da parte del lettore di tali tracce lungo i sentieri menzionati nell'articolo.