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La Via degli Dei, Tappa 2: nel cuore dell’Appennino Bolognese

Continuiamo a parlare di Via degli Dei, il cammino storico che collega Bologna con Firenze attraverso 130 chilometri di sentieri che si snodano sull’Appennino Tosco-Emiliano, andando a vedere la seconda delle cinque tappe in cui è possibile affrontare questa Via.

Nel corso della prima giornata siamo partiti da Piazza Maggiore, nel cuore di Bologna, e ci siamo lentamente avvicinati all’Appennino salendo anche sulla cima di Monte Adone, uno dei simboli per eccellenza del cammino. Dopo esserci fermati a Brento per la prima notte, la seconda tappa della Via degli Dei ci porterà fino a Madonna dei Fornelli, un piccolo ma grazioso paesino nel cuore dell’Appennino Bolognese e situato tra le valli del Setta e del Savena.

La Via degli Dei: la guida al cammino

via degli dei, il bigino della via degli dei

“Il Bigino della Via degli Dei” è il mio manuale al cammino storico che collega le città di Bologna e Firenze passando per gli antichi sentieri dell’Appennino Tosco-Emiliano. Attingendo dal mio diario di viaggio e dai miei ricordi, ho cercato di raccogliere nelle pagine di questa guida tutte le informazioni che avrei voluto avere e che mi avrebbero notevolmente semplificato la vita in svariate occasioni, rendendo il mio viaggio molto più agevole. Impreziosito da meravigliose illustrazioni, questo piccolo libretto ti darà tutte le informazioni che ti servono per affrontare il cammino, ti guiderà nella tua preparazione e ti accompagnerà lungo il percorso, tappa per tappa!

La seconda tappa della Via degli Dei in sintesi

La seconda tappa della Via Degli Dei è meno impegnativa e meno lunga rispetto alla prima: dovrai percorrere 20 chilometri e coprire un dislivello positivo di 800 metri. Il dislivello negativo è invece di 400 metri. Il tempo di percorrenza si aggira intorno alle cinque ore di cammino. Nonostante ciò, ti consiglio di partire comunque abbastanza presto: lungo il cammino gli imprevisti possono sempre capitare, anche metereologicamente parlando, e inoltre è sempre meglio affrontare le tappe con serenità e rilassatezza piuttosto che in modo frettoloso.

Da Brento dovrai salire verso Monterumici e Monzuno, per poi andare a sfiorare i 1000 metri sul livello del mare del Monte Poggio Santa Croce e della Vetta Le Croci. I paesaggi che attraverserai in questa tappa sono molto suggestivi anche per via delle altitudini più elevate rispetto alla prima: sei ormai sull’Appennino emiliano! Vedrai il Monte Venere (che è uno dei monti che dà il nome alla Via) e passerai per il Monte del Galletto con il suo parco eolico. Infine scenderai verso Madonna dei Fornelli in Val di Sambro. La tappa si svolge per buona parte su asfalto fino a Monzuno, mentre da metà giornata in poi su sentieri e ghiaia.

Nota importante: il percorso descritto fa riferimento alla situazione antecedente gli eventi climatici che hanno colpito Emilia-Romagna e Toscana nella primavera del 2023. Nonostante la situazione attualmente (agosto 2023) sia tornata quasi completamente alla normalità, consulta sempre il sito ufficiale del cammino per avere gli ultimi aggiornamenti o usa l’app ufficiale walk+.

Assicurati inoltre di avere con te anche una mappa cartacea del cammino.

Da Brento a Monzuno

Lascia di buon’ora Brento e riprendi a camminare sulla strada asfaltata fino a quando non incontrerai l’imbocco di un sentiero sulla sinistra (sempre segnalato VDD – Via Degli Dei) che si inoltra in un prato e che ti permette di aggirare l’asfalto, sul quale però dovrai necessariamente tornare in prossimità della località Le Mandrie. Ma non ti preoccupare, solo per poco: dopo aver superato un piccolo torrente troverai un altro sentiero sulla sinistra che dovrai prendere per arrivare a Monterumici.

Un tratto del sentiero che collega Brento con Monzuno lungo la Via degli Dei.
Un tratto del sentiero che collega Brento con Monzuno.

Da qui in avanti si prosegue sulla strada e poco dopo sulla SP59. Fai attenzione al traffico e tieni sempre gli occhi aperti perché alla tua sinistra potresti trovare dei comodi sentierini che ti faranno risparmiare tempo. Arrivato nella frazione di Selve puoi fare una pausa e approfittare di un negozietto di alimentari per rifornirti di cibo, snack e liquidi per la giornata: l’occasione successiva sarà a Monzuno.

Prosegui sulla SP59, ma attenzione che una volta superato il distaccamento dei Vigili del Fuoco di Monzuno, in località Ruina, troverai sulla sinistra un sentiero che si stacca per un tratto dalla strada provinciale. Tutta questa prima parte della tappa è abbastanza faticosa e poco panoramica, ma tieni duro: continua a seguire le indicazioni bianco-rosse della Via degli Dei (VDD) e a un tratto, sulla destra, troverai la svolta per raggiungere il centro di Monzuno. Qui troverai una farmacia, un forno e diversi negozi alimentari oltre che una fontanella di acqua potabile.

Sei ormai a metà tappa circa, perciò Monzuno può essere anche un ottimo punto di sosta dove pranzare rapidamente prima di rimetterti in cammino. Ricorda che molti esercizi appongono il timbro sulla credenziale: li riconosci perché espongono un adesivo della VDD sulle vetrine!

Salita alla Vetta Le Croci

Superato il centro di Monzuno rimettiti in cammino seguendo le indicazioni per Madonna dei Fornelli, che tuttavia è ancora lontana! Prosegui sulla strada asfaltata fino al campo sportivo, giunto al quale dovrai svoltare a destra imboccando un’ampia e ripida carrareccia. In località Campagne, dove arriverai dopo circa trenta minuti di faticosa salita, imbocca il sentiero CAI 19 e continua a seguirlo prestando attenzione ai bolli bianco-rossi e alla segnaletica della VDD. Questo tratto è verdeggiante, fresco e ombreggiato e percorrerlo è molto piacevole nonostante si continui inevitabilmente a guadagnare quota. Sulla tua destra riuscirai a vedere il Monte Venere (965 mslm).

Il panorama in prossimità della Vetta Le Croci.
Il panorama in prossimità della Vetta Le Croci.

Quando sarai arrivato al Monte Poggio Santa Croce (880 mslm circa) potrai finalmente iniziare a goderti il panorama. Segui le indicazioni per Le Croci: dovrai perdere quota per un centinaio di metri prima di risalire nuovamente, come se il cammino si prendesse gioco di te! La strada è quasi sempre sterrata o con ghiaia. In prossimità della Vetta Le Croci (850 mslm), luogo ideale per una pausa, troverai anche una fontanella d’acqua dove rifornirti!

Monte del Galletto e Madonna dei Fornelli

Ti attende ancora un’ultima salita in questa tappa: quella che ti porterà alla cima del Monte del Galletto. Dopo Le Croci, il cammino si inoltra verso il Parco Eolico del Galletto, sul crinale tra le valli del Savena e del Setta. Nonostante le pale eoliche siano indubbiamente dei mostri che stonano con lo stupendo paesaggio che stai attraversando, concentrati sul panorama e goditi il silenzio dei tuoi passi in ogni istante: questo tratto del cammino è davvero molto bello, così come la parte immediatamente successiva che scende fino a Madonna dei Fornelli.

Il Parco Eolico del Monte Galletto scendendo verso Madonna dei Fornelli.
Il Parco Eolico del Monte Galletto scendendo verso Madonna dei Fornelli.

La discesa è semplice, interamente su ampio sentiero ricoperto di ghiaia, e il paesaggio lascia veramente soddisfatti. Purtroppo tutta questa sezione del cammino è esposta al sole, quindi tieni in considerazione che farà molto caldo e potrebbe essere una buona idea evitare di percorrerla nelle ore centrali della giornata (magari facendo una pausa più lunga a Monzuno o alla Vetta Le Croci).

Dopo esserti ricongiunto alla strada asfaltata arriverai quindi a Madonna dei Fornelli, conclusione della tappa di oggi, un piccolo ma delizioso centro abitato dell’Appennino (siamo nel territorio di San Benedetto Val di Sambro) dove si respira un’aria di semplicità e dove il tempo sembra scorrere un po’ più lentamente.

Dove pernottare

A Madonna dei Fornelli, se dormi in tenda, ti consiglio di chiedere ospitalità all’albergo-ristorante Poli: ti lasceranno stare nell’ampio pratone sul retro senza pretendere nulla in cambio e mettendoti a disposizione persino un piccolo bagno (consistente in una casetta di legno nel prato con doccia calda, lavabo e gabinetto). Ricordati che è comunque opportuno, in segno di gratitudine e riconoscenza per l’ospitalità che i gestori ti stanno offrendo, che tu faccia almeno una consumazione presso il ristorante/bar. Un’ottima idea è quella di cenare al ristorante, dove ti assicuro si mangia molto bene.

Se invece preferisci dormire in camera, oltre al già citato albergo Poli, ti segnalo l’albergo Romani. La proprietaria, la signora Elisa, è una signora dolce e premurosa. Su prenotazione vengono organizzate anche delle “cene raccontate”, nelle quali Elisa ti racconterà la storia di Madonna dei Fornelli e della Via Flaminia Militare (che incontrerai nella terza tappa del cammino).

Anche il secondo giorno di cammino può andare in archivio: nella terza tappa lasceremo l’Emilia-Romagna spostandoci in Toscana attraverso il celebre Passo della Futa.

Ma Firenze è ancora lontana!

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