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La Via degli Dei è una via storica di circa 130 chilometri che si snoda da Bologna a Firenze, su e giù per i sentieri dell’Appennino Tosco-Emiliano. Ho avuto il piacere di percorrere questo bellissimo cammino italiano e questo ha contribuito a cambiarmi la vita: è stato proprio a seguito di questa esperienza che ho deciso di abbandonare il mio lavoro da informatico per diventare un travel blogger a tempo pieno!
E tu, cosa stai aspettando? Ecco 5 buoni motivi per mettersi lo zaino sulle spalle e partire per la Via degli Dei, un’avventura assolutamente indimenticabile!
Il cammino può essere percorso in 4, 5 o 6 giorni, ma personalmente consiglio sempre un itinerario di cinque giorni in quanto si tratta della scelta più equilibrata e che può essere percorsa dalla maggior parte dei viandanti senza troppi problemi.
Partiamo dunque con la prima tappa della Via degli Dei: quella che da Piazza Maggiore, a Bologna, porta fino a Brento. Opzionalmente si può includere nella giornata iniziale anche la salita a Monte Adone (scelta suggerita) oppure rimandarla alla mattina successiva (con annessa levataccia!).
In questo articolo
La Via degli Dei: la mia guida al cammino
“Il Bigino della Via degli Dei” è il mio manuale al cammino storico che collega le città di Bologna e Firenze passando per gli antichi sentieri dell’Appennino Tosco-Emiliano. Attingendo dal mio diario di viaggio e dai miei ricordi, ho cercato di raccogliere nelle pagine di questa guida tutte le informazioni che avrei voluto avere e che mi avrebbero notevolmente semplificato la vita in svariate occasioni, rendendo il mio viaggio molto più agevole.
Impreziosito da meravigliose illustrazioni, questo piccolo libretto ti darà tutte le informazioni che ti servono per affrontare il cammino, ti guiderà nella tua preparazione e ti accompagnerà lungo il percorso, tappa per tappa! Al suo interno troverai anche le tracce gpx del cammino!
La prima tappa della Via degli Dei in sintesi
La tappa che ti propongo per il primo giorno prende in considerazione anche la salita a Monte Adone a fine giornata. Il chilometraggio complessivo è di 31 chilometri e il dislivello positivo da coprire è di 1100 metri circa, mentre quello negativo è di circa 800. Bisogna tenere in conto che lungo la tappa si sale e si scende più volte, dunque la salita non è per nulla omogenea!
Il punto di partenza della prima tappa è Piazza Maggiore a Bologna. Da qui si attraversa il centro della città e ci si dirige verso il Santuario della Madonna di San Luca risalendo le scalinate del porticato più lungo del mondo. Si scollina poi verso Casalecchio di Reno attraversando il Parco della Chiusa e costeggiando il fiume Reno; si entra nella Riserva Naturale del Contrafforte Pliocenico per poi arrivare, a fine giornata, a Brento.
Monte Adone si erge proprio sopra l’abitato di Brento. La sola salita alla cima (uno dei tratti più belli dell’intero cammino) richiede di coprire 200 metri di dislivello positivo in circa due chilometri. Si sale e si scende in circa un’ora. Il momento più bello per arrivare in cima è probabilmente quello prossimo al tramonto, quando il sole è già basso: se il cielo è sereno vale la pena di salire in questo momento!
Il tempo totale di cammino per la tappa è di circa 7 ore, pause escluse. Per buona parte della giornata camminerai su asfalto, ma troverai anche boschi, ghiaia e sentieri sterrati.
Nota importante: il percorso descritto fa riferimento alla situazione antecedente gli eventi climatici che hanno colpito Emilia-Romagna e Toscana nella primavera del 2023. Nonostante la situazione attualmente (agosto 2023) sia tornata quasi completamente alla normalità, consulta sempre il sito ufficiale del cammino per avere gli ultimi aggiornamenti o usa l’app ufficiale walk+.
Assicurati inoltre di avere con te anche una mappa cartacea del cammino.

Da Piazza Maggiore al Santuario di San Luca
Si parte da Piazza Maggiore. Dalla stazione FS di Bologna, dove è altamente probabile che inizi la tua avventura, dovrai camminare per circa due chilometri prima di arrivare di fronte alla Basilica di San Petronio. Se hai intenzione di pernottare in tenda e di non fermarti a mangiare in locande o ristoranti, approfittane per fare scorte di cibo nei supermercati o negli alimentari che incontri lungo questo breve tratto iniziale che conduce in piazza. Assicurati di avere con te anche una buona riserva di acqua!
Pronto? Si parte!
Nei primi chilometri della Via, in pieno centro, non troverai indicazioni (al contrario di quanto avverrà per tutto il resto del cammino). Dirigiti verso il quartiere Saragozza e dunque all’Arco del Meloncello, aiutandoti usando la mappa cartacea o il tuo cellulare se non hai idea di dove si trovi. Da qui inizia la scalinata del Porticato di San Luca, che è il più lungo del mondo ed è molto suggestivo.
La salita è durissima, soprattutto perché la affronterai presumibilmente a muscoli freddi, ma tieni duro e quando arriverai al Santuario della Beata Vergine di San Luca avrai già le prime soddisfazioni: una bellissima vista sull’Appennino e sui paesaggi che attraverserai nei prossimi giorni, ma anche il primissimo timbro sulla credenziale del cammino!

Cosa vedere a Bologna: il Contrafforte Pliocenico
Superata la Basilica di San Luca e ottenuto il primo timbro, prosegui sulla strada asfaltata che ridiscende per circa 500 metri prima di imboccare il Sentiero Talon che conduce al Parco della Chiusa. Da San Luca in avanti la segnaletica ti guiderà in modo abbastanza efficace con cartelli bianco-rossi che riportano la sigla VDD (Via Degli Dei).
Ti trovi a Casalecchio di Reno, anche se la Via non tocca il centro abitato ma è lo aggira costeggiando il fiume Reno sul suo lato sinistro. Questa sezione è probabilmente la meno interessante della giornata perché è sostanzialmente pianeggiante, tuttavia è fresca e ombreggiata e quindi non faticosa neppure se la giornata dovesse essere molto calda.
Quando sarai uscito dal parco tornerai sulla strada asfaltata, passando di fianco all’Oasi Naturalistica di San Gherardo, luogo di conservazione di flora e fauna locali. Qui trovi anche una fontanella d’acqua per rifornirti, quindi ti consiglio di approfittarne! Da qui in avanti devi proseguire sulla strada per alcuni chilometri fino al bivio per Sasso Marconi/Pontecchio. Segui le indicazioni per Sasso Marconi (che però non dovrai raggiungere), e successivamente quelle per Badolo. Lungo la strada, passando di fronte alle case, vedrai che gli abitanti ti accoglieranno offrendoti gratuitamente caffè, frutta fresca e acqua: questo, e ne avrai la conferma anche nei prossimi giorni, è il vero spirito del cammino!
Quando sarai arrivato in prossimità dei Prati di Mugnano (150 mslm), la ghiaia ti farà compagnia per un bel po’ di tempo prima che la Via si inoltri nel bosco. Questo tratto è molto bello, anche per via del panorama che inizia ad aprirsi sulla tua destra mentre cammini: le verdi colline bolognesi, l’Appennino, la natura viva e rigogliosa. Respira a pieni polmoni e goditi il paesaggio!
Dopo una decina di chilometri pianeggianti o al più in leggera salita, proprio ai Prati di Mugnano il cammino inizia a farsi più duro: bisogna risalire fino al bivio della Commenda e verso il Monte del Frate (547 mslm) prima di arrivare a Brento. Stai entrando nella Riserva Naturale del Contrafforte Pliocenico.

la Via degli Dei e il Monte Adone
Poco prima di arrivare a Brento puoi scegliere se proseguire dritto verso il centro abitato (sentiero 912-BOFI) oppure se seguire la VDD che gira intorno a Monte Adone e permette di arrivare in vetta. Se è troppo tardi (fai attenzione, non rischiare di ritrovarti a scendere con il buio!) o semplicemente sei troppo stanco ti consiglio di proseguire fino a Brento e di riprendere la via per Monte Adone il giorno successivo; altrimenti vale la pena di toccare la cima, con un ultimo sforzo, per assistere al tramonto da lassù!
La salita è moderatamente impegnativa (soprattutto a fine giornata e con quasi trenta chilometri sulle spalle) ma tutto sommato breve. La vista, dalla cima di Monte Adone, è semplicemente stupefacente! La stessa montagna è decisamente particolare: la sua roccia di arenaria pliocenica è stata erosa da vento, pioggia e neve nel corso degli anni, dando origine a torrioni, anfratti, fratture e faglie uniche e incredibili!

Brento: dove pernottare
A Brento, se pernotti in tenda, puoi fermarti a dormire al Circolo Monte Adone. Per 10€ (tariffa ad aprile 2023) sono inclusi corrente elettrica con armadio per ricarica dei cellulari e docce con acqua calda e spogliatoi. C’è spazio a sufficienza per molte tende e non è necessaria la prenotazione, ma cerca di non arrivare troppo tardi al campeggio per effettuare il check-in la sera stessa e non dover attendere il giorno successivo. In tal caso potresti essere costretto a partire molto tardi, cosa decisamente poco consigliabile! Io ho pernottato qui in tenda durante il mio cammino e ti consiglio questa soluzione. Ricorda di farti apporre il timbro sulla credenziale alla reception!
Per cenare, se non hai con te fornellino da campeggio e cibo disidratato, ti consiglio la Vecchia Trattoria Monte Adone, che offre buon cibo a prezzi onesti.
Lungo la strada trovi anche alcuni B&B che ti permettono anche di montare la tenda nei propri spazi (ad esempio il B&B Raieda di Sopra che si trova lungo la salita per Monte Adone). Il prezzo è in genere abbastanza alto (40-50€) rispetto ai camping ma include solitamente la cena presso la struttura e la prima colazione. Se invece scegli di dormire in camera i prezzi sono ovviamente più alti ma non farai fatica a trovare una struttura: ricordati però di chiamare in anticipo per evitare di fare chilometri e chilometri per nulla!
Il primo giorno di cammino è andato e sarai provato: mangia, riposati e recupera le energie!