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I ramponcini da neve: cosa sono e perché servono anche in estate

I ramponcini da neve, per un escursionista, sono un accessorio indispensabile. Quando preparo il mio zaino per un’escursione in quota, in qualsiasi stagione, sono tra le poche cose che non mancano mai. Vediamo perché è una buonissima idea averli sempre con sé, anche in estate!

Ramponi da ghiaccio o ramponcini da neve?

Ma partiamo dalle basi: cosa sono i ramponcini da neve? Quando si cammina in montagna su ghiaccio o neve, l’aderenza offerta dai normali scarponi da trekking, per quanto questi possano essere di alta qualità, non è mai sufficiente per muoversi in sicurezza. Una suola di gomma, infatti, tenderà sempre a scivolare su fondi impegnativi, mettendovi a rischio. I ramponi risolvono questo problema perché presentano delle punte di acciaio che penetrano nel ghiaccio o nella neve, garantendo stabilità e sicurezza.

I ramponi da ghiaccio sono utilizzati su sentieri alpinistici per camminare sul ghiaccio vivo dei ghiacciai e possiedono quindi caratteristiche adatte a queste situazioni: generalmente hanno tra le 10 e le 12 punte, piuttosto lunghe, distribuite tra parte anteriore e posteriore in numero variabile a seconda del modello e del fondo per il quale sono stati studiati. Si montano sopra le normali scarpe in modo molto simile alle ciaspole. Sono accessori costosi e ingombranti che hanno una struttura rigida, ma d’altra parte indispensabili per chi pratica alpinismo, ice climbing o scialpinismo.

Ben diversi sono invece i ramponcini da neve, che sono quelli che interessano a noi escursionisti. Contrariamente ai ramponi da ghiaccio, si tratta di accessori molto economici e compatti. Possiedono ovviamente caratteristiche differenti, perché semplicemente sono destinati a un utilizzo diverso: non sono adatti per attraversare ghiacciai o sentieri ghiacciati molto ripidi, ma sono perfetti per attraversare nevai o piccoli tratti ghiacciati che possiamo trovare lungo i sentieri. Sono inoltre perfetti per muoversi sulla neve battuta con maggiore agilità rispetto alle ciaspole, che in quest’ultimo caso ci rallenterebbero inutilmente con il loro peso e la loro dimensione.

Rispetto ai ramponi da ghiaccio, i ramponcini da neve sono equipaggiati in genere con più punte, ma molto più piccole e più simili a denti della lunghezza di circa 10 millimetri. Alcuni modelli hanno meno di dieci denti, distribuiti tra parte anteriore e posteriore nello stile dei ramponi da ghiaccio; altri possiedono invece molte più punte (fino a 30) distribuite anche nella parte centrale oltre che davanti a dietro.

Ramponcini da neve montati su una scarpa da trekking.
Ramponcini da neve montati su una scarpa da trekking.

I ramponcini da neve si calzano sopra agli scarponi da trekking che utilizzi tutto l’anno, e hanno una struttura in gomma elastica che si adatta facilmente a ogni misura di scarpa. Possono essere quindi indossati in pochissimi secondi quando servono ed essere rimossi altrettanto rapidamente. Inoltre pesano davvero poco.

Bene, ma perché dovrei averli anche in estate?

Fatta questa dovuta premessa iniziale, veniamo al punto di questo articolo: perché è fondamentale avere sempre con sé i ramponcini da neve, anche in estate? Per quanto detto potrebbero infatti sembrare degli accessori tipicamente invernali. In realtà, quando parti per un’escursione in cui raggiungerai altitudini importanti, diciamo dai 2000 mslm in su per la primavera-inizio estate o per l’autunno e dai 2500 mslm in su per l’estate, il rischio di trovarsi di fronte a nevai o tratti di sentiero ghiacciati è concreto.

Anche in piena estate, infatti, nelle zone che ricevono meno sole e sui versanti in ombra è estremamente probabile che la neve resti lungo il sentiero, rendendo il passaggio pericoloso o addirittura impraticabile senza l’ausilio dei ramponcini. Ricorda che è sempre meglio non rischiare: soprattutto quando il tratto in questione è esposto su un dirupo, ma anche quando non lo è, perdi trenta secondi del tuo prezioso tempo e calza i ramponcini.

Nevaio lungo il sentiero che porta al Rifugio Oberto-Maroli in Valle Anzasca. Per percorrerlo sono necessari ramponcini da neve.
Nevaio lungo il sentiero che porta al Rifugio Oberto-Maroli in Valle Anzasca. Per percorrerlo sono stati necessari ramponcini da neve.

Persino se il tratto è molto breve, non rischiare di cadere tentando di attraversarlo senza il loro supporto. Nessuno vuole rompersi un braccio scivolando sul ghiaccio in piena estate, vero? Tieni presente che anche se la neve sembra poco ghiacciata e potrebbe invitarti ad attraversarla con i soli scarponi, probabilmente sarà molto scivolosa.

A me è capitato moltissime volte di dover attraversare nevai molto scivolosi anche nei mesi estivi, come ad esempio nella mia ultima escursione in Alta Val Formazza di cui ho parlato in questo articolo.

Come utilizzare i ramponcini

Passiamo ora a qualche consiglio di utilizzo. Usa sempre i ramponcini da neve in accoppiata con i bastoni da trekking. Utilizza i bastoni senza i gommini protettivi in modo tale che la punta possa penetrare nel fondo e darti supporto; sfrutta anche le palette da neve, di cui generalmente tutti i bastoni sono dotati, che aumenteranno ulteriormente la stabilità e saranno inoltre utili per aiutarti a stabilire l’altezza della neve.

Muoviti sempre molto lentamente. Se stai camminando su un nevaio non puoi mai davvero sapere quanto è profonda la neve qualche passo più avanti: usa i bastoni per testare l’altezza del fondo e trovare quindi la via più sicura. Se invece stai procedendo su un tratto ghiacciato, appoggia lentamente ciascun piede ad ogni passo e prima di muovere quello successivo assicurati di avere un buon grip caricando il peso sul piede in modo graduale.

Abbinando ramponcini e bastoni otterrai una stabilità più che sufficiente per superare indenne la maggior parte dei tratti critici che ti troverai ad affrontare durante un’escursione. E, se per qualche ragione non fossero sufficienti (troppa neve, troppa pendenza, troppo ghiaccio) sii responsabile e fai marcia indietro. Non metterti inutilmente nei guai: semplicemente scegli un altro sentiero, se esiste, o torna sui tuoi passi. Per quanto possa essere fastidioso e frustrante dover rinunciare all’ambita meta, è sempre meglio che rischiare di cadere e farsi (molto) male.

I ramponcini sono utili sia in salita, quando serve avere grande grip per risalire, sia in discesa, quando il rischio di scivolare è ancora maggiore. Presta quindi moltissima attenzione nella fase di discesa e usa i bastoni al massimo della loro lunghezza per darti sostegno.

Un ultimo consiglio: a volte, molto semplicemente, i nevai possono essere evitati. Guardati intorno e non lanciarti a capofitto lungo il sentiero tracciato ma scivoloso: in alcuni casi sono disponibili percorsi alternativi che permettono di aggirarli in sicurezza. Quindi, ancora una volta, non avere fretta e valuta attentamente la situazione. Se invece non fosse possibile evitarli, ora sai come affrontarli!

Quali ramponcini scegliere?

Come anticipato, Il costo dei ramponcini da neve è basso e si aggira tra i 20 e 50 euro. Diffida dei prodotti eccessivamente costosi o di quelli che promettono di essere adatti anche per alpinismo o per arrampicate su ghiaccio: come spiegato, in questi casi non sono assolutamente sufficienti dei semplici ramponcini e bisognerà utilizzare i veri e propri ramponi con punte lunghe qualche centimetro.

D’altra parte, non scegliere neppure ramponcini troppo economici: il rischio è che siano costruiti con materiali molto scadenti e che ti tradiscano proprio nel momento del bisogno.

Io utilizzo da tempo e con soddisfazione questi ramponcini. Possiedono 32 punte in acciaio inox da un centimetro ciascuna, ben distribuite lungo tutta la lunghezza del piede, e una struttura in gomma elastica che si adatta facilmente a ogni scarpa.

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A questo punto dovresti avere un’idea chiara di cosa sono i ramponcini da neve, del perché sono diversi dai ramponi da ghiaccio e del motivo per cui si tratta di un accessorio da non dimenticare mai quando si parte per un’escursione, neppure in piena estate!

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