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Bollettino meteo e valanghe: come si valuta il rischio di un’escursione sulla neve?

Gli scarponi che affondano nella neve fresca, i suoni ovattati, gli alberi imbiancati e il freddo pungente: per gli amanti della montagna e dell’inverno, una camminata o una ciaspolata in compagnia sono quello che ci vuole per passare una giornata di piacevole spensieratezza.

Se la montagna non deve essere mai sottovalutata, a maggior ragione non deve esserlo in inverno: il freddo, il ghiaccio e la neve, nonché il pericolo valanghe, rappresentano dei rischi che bisogna sempre conoscere e tenere ben presenti quando si pianifica una qualsiasi escursione invernale.

In questo e nei prossimi articoli della serie La montagna in inverno ti spiegherò come affrontare correttamente e in totale sicurezza un trekking sulla neve: come valutare rischi e condizioni meteo prima di metterti in cammino, come vestirti e cosa portare nello zaino. In questo primo post parliamo di come valutare il rischio di un’escursione sulla neve consultando i bollettini meteorologici e valanghe.

Le condizioni meteo e il rischio valanghe

Partiamo dalla cosa più importante in assoluto: le condizioni meteo. La prima e fondamentale regola della montagna in inverno è:

Non partire mai di casa senza aver consultato il bollettino meteorologico della zona ed esserti assicurato che non esista alcun rischio valanghe.

Il Bollettino meteo

Prima di metterti in viaggio, quindi, prenditi del tempo per capire se le condizioni sono ottimali per affrontare l’escursione. Se non lo sono, sii responsabile e non avere timore di rinunciare. Oppure, scegli una destinazione alternativa! Per valutare la situazione, consulta fonti autorevoli: evita i siti meteo generalisti e affidati invece a MeteoAm, il portale ufficiale dell’Aeronautica Militare Italiana.

Esempio di previsione meteo sul sito di MeteoAm, portale ufficiale dell'Aeronautica Militare Italiana.
Esempio di previsione meteo sul sito di MeteoAm, portale ufficiale dell’Aeronautica Militare Italiana.

Su questo sito trovi informazioni molto dettagliate sulle condizioni attuali di ciascuna località e sulla loro evoluzione nel corso della giornata. Cosa hai bisogno di valutare? Vediamo!

Il meteo e le temperature

Ricorda che in caso di cielo sereno le temperature saranno molto basse al mattino e alla sera, probabilmente molto al di sotto dello zero, aumentando così la probabilità di formazione di ghiaccio sulle strade e sui sentieri; durante la giornata il sole potrebbe riscaldare molto l’ambiente: assicurati che le temperature massime non siano troppo elevate in quanto questo potrebbe dare luogo a un maggiore rischio valanghe.

In caso di cielo coperto, il rischio di ghiaccio è minore. Le temperature saranno in linea di massima più basse durante tutta la giornata: adegua il tuo vestiario! Se dovessero essere previste nevicate, valuta la loro intensità e rinuncia all’escursione qualora dovessero essere ingenti.

Studia un itinerario che non si spinga troppo in quota e che sia abbastanza breve da permetterti di tornare al punto di partenza in poco tempo nell’eventualità in cui le condizioni dovessero improvvisamente peggiorare. In uno dei prossimi articoli parleremo proprio di come pianificare una gita sulla neve e come studiare l’itinerario per ridurre al minimo il rischio.

Il vento

Anche il vento è un fenomeno da tenere in considerazione: la temperatura percepita varia moltissimo in base alla sua intensità. Un vento forte in ambiente montano invernale può causare il cosiddetto fenomeno del windchill, facendoti sentire molto più freddo! Se sono previste forti raffiche, il vento può anche sollevare la neve diminuendo di molto la visibilità e dando quindi vita a situazioni potenzialmente molto pericolose.

Un sito molto completo e affidabile per capire l’intensità e la direzione del vento in una data località è Windy, un portale che ti mostra moltissimi dati anche in forma grafica e molto intuitiva!

Windy è un portale che ti mostra la situazione attuale del vento e il suo andamento.
Windy è un portale che ti mostra la situazione attuale del vento e il suo andamento.

Orari di alba e tramonto

Valuta attentamente le ore di luce che hai a disposizione e scegli un’escursione sufficientemente breve da consentirti di tornare indietro con ampio margine rispetto all’orario del tramonto. In inverno devi assolutamente evitare di ritrovarti al buio, quindi prediligi itinerari brevi e che restino ad altitudini limitate.

Se invece hai intenzione di intraprendere un sentiero più lungo o impegnativo, scegli un punto di appoggio come un rifugio o un bivacco dove poter passare la notte: oltre ad essere più sicuro, vivrai un’esperienza veramente unica e piacevole!

Rifugio "I Re Magi" in alta Valle Stretta, Francia.
Rifugio “I Re Magi” in alta Valle Stretta, Francia, in prossimità del tramonto.

Il rischio valanghe

Una valanga si verifica quando una massa di neve o di ghiaccio precipita verso valle. Eventi di questo tipo si verificano quando la forza di gravità che agisce sul pendio su cui è adagiata la massa di neve supera la forza di coesione del manto nevoso stesso. La maggior parte degli incidenti in montagna, tuttavia, non sono causati dalla valanghe spontanee, bensì dalle valanghe provocate dagli escursionisti stessi che si muovono in condizioni non sicure: anche il passaggio di un singolo appassionato di sport invernali in una zona a rischio può causare un distacco importante, dando origine a una valanga!

MeteoMont è il servizio gratuito dell’Arma dei Carabinieri che consente di consultare in ogni momento i bollettini valanghe per tutte le zone montane italiane e i dati relativi alla neve quali: nevicate in atto, rischi e osservazioni in quota. I bollettini sono basati su rilievi quotidiani. È disponibile anche una app gratuita che puoi scaricare sul tuo smartphone.

Il rischio valanghe è classificato in una scala del pericolo europea che va da 1 a 5 e che ti riassumo:

La scala europea del rischio valanghe: la classificazione va da 1 (debole) a 5 (molto forte).
La scala europea del rischio valanghe: la classificazione va da 1 (debole) a 5 (molto forte).
  1. Debole: il manto nevoso è in generale ben consolidato e stabile. Sono possibili solo piccole e medie valanghe spontanee di entità comunque minima e che difficilmente possono rappresentare un pericolo.
  2. Moderato: il manto nevoso è solo moderatamente consolidato su alcuni pendii ripidi, altrimenti è generalmente ben consolidato. Non sono da aspettarsi valanghe spontanee molto grandi.
  3. Marcato: il manto nevoso presenta un consolidamento da moderato a debole su molti pendii ripidi. Talvolta sono possibili alcune valanghe spontanee di grandi dimensioni e, in singoli casi, anche molto grandi.
  4. Forte: il manto nevoso è debolmente consolidato sulla maggior parte dei pendii ripidi. I distacchi sono probabili. Talvolta sono da aspettarsi numerose valanghe spontanee di grandi dimensioni e spesso anche molto grandi.
  5. Molto forte: il manto nevoso è in generale debolmente consolidato e per lo più instabile. Sono da aspettarsi numerose valanghe spontanee molto grandi e spesso anche valanghe di dimensioni estreme, anche su terreno moderatamente ripido.

Con l’aumentare del pericolo valanghe associato aumenta anche la percentuale dei pendii a rischio: ciò significa che in una zona interessata da un rischio molto forte, valanghe di grandi dimensioni possono scivolare fino a valle. Non è quindi per nulla sicuro intraprendere escursioni in queste aree, neppure rimanendo a basse altitudini.

Affronta l’escursione che hai programmato solo se il rischio valanghe associato alla zona è nullo, o al più debole. In tutti gli altri casi, anche se pensi di avere una buona conoscenza del territorio, dei sentieri e della conformazione della valle, evita assolutamente di metterti in pericolo.

Un esempio di previsione del rischio valanghe per le Alpi Retiche. Il bollettino completo include molte più informazioni.
Un esempio di previsione del rischio valanghe per le Alpi Retiche. Il bollettino completo, scaricabile da MeteoMont, include molte più informazioni.

Soprattutto nelle giornate soleggiate, devi evitare di camminare su pendii esposti e sui sentieri che passano sotto pareti verticali che restano esposte al sole se la neve che le ricopre è molta.

Ad esempio, la bellissima escursione all’Alpe Devero che raggiunge il Lago Nero e la cima del Monte Cazzola, di cui ti ho parlato in questo articolo, è da considerarsi a basso rischio valanghe in quanto il sentiero che risale dalla piana fino alla vetta e passando per il lago non presenta versanti critici ed esposti. Ricordati che è sempre e comunque di assoluta importanza consultare il bollettino valanghe anche per le mete generalmente a basso rischio.

Il Lago Nero in inverno, completamente ghiacciato e con abbondante neve fresca!
Il Lago Nero in inverno, completamente ghiacciato e con abbondante neve fresca!

E in Svizzera?

Le fonti che ti ho citato fino a questo momento sono valide per il solo territorio italiano. Se dovessi trovarti in Svizzera, puoi fare invece riferimento a:

  • MeteoSwiss: fonte autorevole per le previsioni e i bollettini meteo.
  • SLF: istituto di ricerca che emette bollettini valanghe altamente affidabili.

Conclusioni

In questo articolo ti ho spiegato come consultare in modo attendibile le previsioni meteorologiche e come leggere un bollettino valanghe in modo tale che tu sappia sempre valutare il rischio di un’escursione e muoverti in condizioni di sicurezza.

Fammi sapere cosa ne pensi nei commenti! Se il post ti è piaciuto, continua a leggere questo blog e resta sintonizzato: nel prossimo articolo della serie La montagna in inverno ti parlerò dell’attrezzatura necessaria per affrontare un trekking invernale!

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