L’Islanda, con la sua sconcertante bellezza e i suoi paesaggi estremi, negli anni ha ispirato numerosi registi e scrittori. Tra gli illustri personaggi che non hanno saputo resistere al fascino di questa incredibile e selvaggia nazione c’è anche Christopher Nolan, il cui capolavoro Interstellar è in parte stato girato proprio nella terra del fuoco e del ghiaccio.
Indice dei contenuti
Islanda, tra realtà e fantasia
Sono passati ormai quasi dieci anni dall’uscita nelle sale cinematografiche del colossal di fantascienza firmato da Nolan e datato 2014. La coinvolgente storia dell’ex astronauta Joseph Cooper, al quale la NASA affida il compito di salvare l’umanità da una terribile piaga e dalla prospettiva di un’estinzione di massa, ha appassionato il pubblico di tutto il mondo e conquistato la critica.
Immaginate ora di venire catapultati nel 2067, in quel grigio e misterioso futuro distopico immaginato, sognato e magistralmente portato in scena da Nolan. Fate finta per un istante di vestire i panni di Cooper, aka Matthew McConaughey, e di trovarvi nel bel mezzo di una tormenta di neve su un pianeta sconosciuto, fianco a fianco con il Dr. Mann, lo spietato personaggio interpretato da Matt Damon e da cui prende il nome questo bizzarro mondo.
Al contrario di quanto promesso, qui non è stata trovata alcuna superficie. Proprio in questo risiede l’inganno dell’infimo Dr. Mann: infiniti strati di ghiaccio sono l’unica cosa che troverete per quanto vi sforzerete di cercare.
Ebbene, che ci crediate o meno, questo luogo freddo e inospitale esiste davvero! E la cosa sconvolgente è che non si trova su un pianeta lontano centinaia o migliaia di anni luce da noi, o all’interno di una galassia situata al di là di un gigantesco buco nero. Le scene del film sono infatti state girate in Islanda, e più precisamente ai margini del ghiacciaio più grande d’Europa per volume: il Vatnajökull.
Islanda cosa vedere: il Vatnajökull e lo Svínafellsjökull
Il Vatnajökull, situato nell’Islanda sudorientale, si estende per oltre ottomila chilometri: numeri davvero impressionanti! Da esso si originano numerosi altri ghiacciai vallivi, e tra questi c’è lo Svínafellsjökull, che ad oggi è parte della riserva naturale di Skaftafell nonché di un importante parco nazionale.
Paradiso di fotografi ed escursionisti, questo ghiacciaio è sicuramente una meta popolare e ambitissima. Può essere facilmente raggiunto percorrendo la cosiddetta Ring Road, la statale 1 che costeggia tutto il Paese, facendo una brevissima deviazione nei pressi di Skaftafell. Nelle vicinanze, peraltro, è possibile visitare anche la stupenda cascata di Svartifoss.
Partendo da Reykjavik, il ghiacciaio dista 330 chilometri (circa quattro ore e mezza di auto). L’abitato più vicino è quello di Kálfafell. Da qui, in circa quaranta minuti lungo la Ring Road, troverete una svolta a sinistra e un comodo parcheggio gratuito dove lasciare l’auto.
Se il cielo è sereno, già dalla strada vedrete la lingua di ghiaccio mostrarsi, imponente e maestosa, di fronte ai vostri occhi. Noi ci siamo stati in una giornata grigia e tetra, con una pioggia insistente che ci ha messo a dura prova. A dire il vero, sono state proprio le condizioni climatiche così avverse e insidiose a ricreare uno scenario molto simile a quello del film Interstellar, rendendo l’intera esperienza ancora più coinvolgente ed entusiasmante!
Una volta lasciata l’auto al parcheggio (contrassegnato dal segnaposto nella cartina che trovate più sotto) vi aspetta una breve e facile escursione di circa quaranta minuti, in leggera salita e su un ampio sentiero sterrato. Non è quindi richiesta alcuna attrezzatura né abilita specifica per raggiungere il ghiacciaio, anche se sono caldamente consigliate delle scarpe impermeabili (come ovunque in Islanda, d’altra parte!) in quanto troverete un torrente da guadare lungo il sentiero.
Ben diverso è invece il discorso nel caso si voglia intraprendere un’escursione sul ghiacciaio stesso: in tal caso il consiglio è ovviamente quello di partecipare a tour organizzati con una guida esperta, che provvederà a fornirvi tutta l’attrezzatura necessaria (inclusi ramponi da ghiaccio, caschetto protettivo e piccozza). I tour partono dallo spiazzo del parcheggio e spesso prevedono (a costi aggiuntivi) transfer da Reykjavik o dalla più vicina Vik i Myrdal, famosa per la sua spiaggia di sabbia nera e per i suoi fotografatissimi faraglioni.
Quando vi ritroverete al cospetto del ghiacciaio, con le sue maestose formazioni, vi sentirete inevitabilmente in forte soggezione e rimarrete senza fiato, sopraffatti dalla sua maestosità. Vi troverete in uno dei luoghi più affascinanti d’Islanda. I punti di osservazione sono molteplici, quindi muovetevi liberamente tenendo a mente che più ci si avvicina al ghiaccio e più il pericolo aumenta: il fondo diventa scivoloso e anche le zone che non presentano ghiaccio possono trasformarsi in pericolose trappole di fango.
Escursione Ghiacciaio Islanda: qualche indicazione pratica
Oltre alla già menzionata Svartifoss, situata poco prima della svolta a sinistra per Svínafellsjökull, non troppo distante ci sono numerose altre attrazioni. Una su tutte il canyon di Múlagljúfur, ma anche la laguna di Jökulsárlón e la spettacolare Diamond Beach: da qui avrete un’altra meravigliosa vista su un’altra porzione del Vatnajökull e vedrete giganteschi iceberg fluttuare sull’acqua e venire trascinati verso l’oceano.
Infine, se viaggiate all’avventura, vi farà di certo piacere sapere che ci sono non meno di due campeggi nelle immediate vicinanze del ghiacciaio: Skaftafell tjaldsvæði e Tjaldsvæðið í Svínafelli. Altri punti d’appoggio si trovano a Kirkjubæjarklaustur (consigliatissimo il camping Tjaldstæðið Kirkjubær II), 70 chilometri prima del ghiacciaio, o ad Höfn, 130 chilometri più avanti proseguendo lungo la Ring Road, dove potrete scegliere di alloggiare più comodamente in una guesthouse. Potrebbero sembrare distanze importanti se non avete mai viaggiato in Islanda, ma se lo farete capirete presto che dovrete macinare chilometri su chilometri per muovervi tra le sue incredibili bellezze!
Insomma, la prossima volta che guarderete Interstellar fatelo con la consapevolezza che luoghi come il pianeta ghiacciato del Dr. Mann, che sembrano poter appartenere esclusivamente alla fantascienza, esistono veramente. Non in un sistema solare lontano, non in una galassia remota, ma sul pianeta che abbiamo la fortuna di abitare.