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Sebbene l’Islanda stia diventando una destinazione sempre più turistica, soprattutto nei mesi estivi, esistonco dei luoghi segreti e poco conosciuti dove il fascino di un ambiente primordiale e selvaggio è stato gelosamente preservato e mantenuto intatto nel corso del tempo. Se le grandi attrazioni islandesi, come le cascate di Skógafoss o Goðafoss, sono semplicemente dei must e vengono inevitabilmente prese d’assalto dai turisti, il canyon Múlagljúfur è una di quelle perle nascoste in grado di regalare emozioni particolarmente intense.
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Múlagljúfur: una meta segreta
L’escursione al canyon Múlagljúfur ti catapulterà in un mondo fantasy, tra vallate verdissime, muschio lavico, strapiombi vertiginosi, cavità levigate dallo scorrere di torrenti e ruscelli e assurde cascate. Raggiungerai un punto panoramico che ti lascerà senza fiato, dal quale la vista potrà spaziare libera dai vertiginosi salti delle cascate Múlafoss e Hangandifoss, alla cime delle alte montagne che dominano il canyon, fino alla lingua del ghiacciaio Vatnajökull.
Múlagljúfur è uno dei luoghi più magici e incantati che abbia mai visto, e in questo articolo ti spiego come arrivarci e come affrontare l’escursione!
Visitare Múlagljúfur: indicazioni pratiche
Múlagljúfur si trova dell’isola, ai confini sud-orientali del Parco Nazionale del Vatnajökull, non lontano dalla laguna glaciale di Jökulsárlón e dalla straordinaria spiaggia di Diamond Beach, dove i frammenti di iceberg provenienti dal ghiacciaio e trasportati dal fiume giungono fino a riva. Nella stessa zona si trova inoltre il ghiacciaio Svínafellsjökull del quale ho parlato in questo articolo e dove sono state girate alcune scene del film Interstellar: prendine nota se stai pianificando un viaggio in Islanda!
Il canyon dista circa 370 chilometri dalla capitale Reykjavík e si raggiunge, dal centro città, in circa cinque ore di auto lungo la Ring Road (Statale 1). Altri punti di appoggio si trovano nella zona di Skaftafell e nelle vicinanze della città di Höfn.
La svolta per arrivare al parcheggio non è in alcun modo segnalata: dalla strada asfaltata si diparte una via secondaria, sterrata, che entra verso l’interno e sulla quale dovrai guidare per una decina di minuti guadando anche un piccolissimo laghetto formato dallo scorrere di un torrente. Per questo motivo, e per il fatto che il fondo potrebbe essere reso fangoso e scivoloso dalla pioggia, è sempre preferibile l’uso di un’auto 4×4. Al termine della strada sterrata si giunge a uno spiazzo dove è possibile parcheggiare gratuitamente.
Ecco le coordinate che indicano il punto preciso per la svolta verso il canyon Múlagljúfur: 63.9890554049272, -16.394249420203312!
Noterai già da subito come non sia presente alcuna indicazione per il sentiero che si inoltra nel canyon, e neppure troverai bolli o segnapassi lungo il tragitto ad eccezione di qualche sporadico paletto in legno! Dovrai seguire la traccia (quasi sempre molto evidente) e cavartela da solo, in pieno stile islandese!
Se hai già viaggiato o viaggerai in Islanda, infatti, ti renderai conto di come i locals tendano spesso a sottovalutare il pericolo in ogni circostanza, e a catalogare come semplici anche itinerari che presentano evidenti difficoltà. Ma non preoccuparti: il sentiero per Múlagljúfur è agevole e non presenta rischi concreti. Bisogna solo prestare un po’ di attenzione! Assicurati, comunque, di indossare degli scarponi impermeabili perché dovrai guadare dei fiumi.
Trekking islanda: escursione a Múlagljúfur
L’escursione è molto breve: il trekking è di soli 4 chilometri circa dal parcheggio fino alla sommità del canyon, da dove è possibile ammirare da una posizione privilegiata le cascate Múlafoss e Hangandifoss. Il sentiero si snoda, stretto, tra bassi arbusti violacei, ossidiane nerissime e muschio lavico, in uno scenario da sogno.
Durante l’escursione dovrai guadare due fiumi: il primo è molto semplice da attraversare e si incontra subito dopo la partenza. Il secondo invece rappresenterà una sfida più difficile: fai attenzione, perché il punto di passaggio ideale non è assolutamente evidente. Una volta giunto di fronte al corso d’acqua, risalilo fino a trovare i giusti massi che ti consentiranno di attraversarlo indenne. Non avere fretta, goditi ogni passo!
Man mano che guadagnerai quota ti troverai a camminare anche tra massi e piccole rocce, per poi arrivare nella parte più alta del canyon, dove a farla da padrona sarà il muschio lavico. Il sentiero si farà sempre più stretto e passerà per alcuni tratti in cresta, a strapiombo. Il passaggio non è mai rischioso, ma fai attenzione se soffri di vertigini e cerca sempre di tenere un passo sicuro! Anche se le altitudini che si raggiungono sono decisamente modeste, sotto i 300 mslm, avrai la sensazione di trovarti molto più in alto.
Per la salita si impiegano circa 45-60 minuti, a seconda del passo che si tiene. Una volta sulla sommità, al cospetto di Hangandifoss e Múlafoss, semplicemente goditi la vista: ti trovi in un luogo unico al mondo, lontano dalla civiltà, che sprigiona un’energia indescrivibile e molto potente. Ti sembrerà di essere stato teletrasportato sul set del Signore degli Anelli: l’atmosfera che si respira a Múlagljúfur è quella di un ambiente incontaminato, antico e atavico.
Durante la nostra visita a Múlagljúfur, l’atmosfera è stata resa ancora più magica dalle condizioni meteo. In Islanda bisogna essere pronti ad affrontare quattro stagioni (o persino qualcuna di più!) ogni giorno: la nostra giornata è iniziata con una pioggia così forte che sarebbe stata in grado di scoraggiare chiunque, ma durante l’escursione il cielo si è lentamente aperto facendo filtrare la luce del sole e dando vita a un miracoloso arcobaleno mentre una debolissima pioggerellina, come nebulizzata, continuava a battere sui nostri volti.
Ora chiudi gli occhi e prova a immaginare la scena: ti trovi sulla sommità della scarpata, a pochi metri dal precipizio, immerso nel silenzio ovattato di un luogo mistico e sferzato da un vento leggero. Sotto di te si estende la vastità del canyon. I gabbiani volano in cerchio, in modo ordinato, decine di metri più in basso. Filtra una debole luce, quella di un sole proiettato ormai verso l’orizzonte. La vista spazia, libera, dalle alte montagne alle imponenti cascate, dall’arcobaleno fino alla lingua del ghiacciaio, le cui sfumature vanno dal bianco candido all’azzurro intenso.
Per ridiscendere fino al parcheggio si impiegano 35-40 minuti, seguendo lo stesso tragitto fatto per l’andata.
Cosa vedere in Islanda: quando andare a Múlagljúfur
Come oramai avrai capito, provare a prevedere il meteo islandese è una vera impresa! Ovviamente dovresti cercare di visitare Múlagljúfur quando non piove a dirotto, ma una delle cose più importanti che un viaggio nella terra del fuoco e del ghiaccio ti insegna (o ti insegnerà) è ad accogliere tutto per come capita: potresti passare dieci giorni sull’isola e non vedere mai il cielo azzurro sopra di te, oppure essere fortunato e trovare pioggia solo per pochi giorni. Insomma, non farti scoraggiare se madre natura non è dalla tua parte: ogni condizione meteorologica ha il suo fascino e trasforma il paesaggio islandese in qualcosa di unico e speciale.
Se ti è possibile, visita Múlagljúfur nel tardo pomeriggio o in serata. Sì, hai capito bene: il sole, in estate, tramonta davvero molto tardi! Niente batte la sensazione di trovarsi sulla sommità del canyon quando il sole inizia ad abbassarsi e a tingere ogni cosa di tonalità aranciate.
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Ciao, bellissimo articolo. Io andrò in Islanda a metà ottobre. Secondo te è possibile visitare il canyon in questo periodo? Grazie.
Ciao Arianna, grazie!
Non dovresti avere problemi! Ottobre è generalmente un mese molto piovoso in Islanda, ma il rischio di nevicate soprattutto a sud è basso. Unica accortezza: non avventurarti lungo il sentiero in caso di vento troppo forte o di pioggia molto intensa, e presta attenzione alle ore di luce che iniziano a scarseggiare! Considera che potresti trovare alcuni tratti ghiacciati e fai attenzione soprattutto ai guadi.
In bocca al lupo per il tuo viaggio, sono sicuro che l’Islanda ti rimarrà nel cuore 🙂
Bellissimo articolo con informazioni molto utili. A Maggio è una visita fattibile secondo te? Senza una 4×4 è azzardato? Grazie mille
Ciao Noemi, grazie!
Io ci sono stato proprio a maggio e non c’è alcun problema! La 4×4 non è fondamentale ma può essere utile. Non fartene un cruccio, la strada è ok fino alla svolta e l’ultimo tratto è molto breve e fattibile anche senza trazione integrale!