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Alpe Devero da scoprire: sulla neve al Monte Cazzola

Torna la neve a imbiancare le montagne dell’arco alpino e, con essa, torna anche la voglia di passare una giornata di spensieratezza camminando con le ciaspole o con gli scarponi sul candido manto nevoso. L’Alpe Devero, fiore all’occhiello della Valle Antigorio, è una destinazione super gettonata in ogni stagione dell’anno dagli escursionisti più o meno abituali della Val d’Ossola.

Preso d’assalto nella stagione invernale anche dagli amanti dello sci, il Devero è un luogo molto frequentato anche in questo periodo. Se sei alla ricerca di un trekking invernale non troppo faticoso e non troppo battuto, continua a leggere questo articolo: la salita al Monte Cazzola è ciò che fa per te!

L’Alpe Devero e la Valle Antigorio

L’Alpe Devero sorge su un’ampia piana situata nella valle scavata dal fiume Devero, a sua volte parte della Valle Antigorio, una delle più importanti dell’Ossola e dunque del Piemonte.

La piana sorge a 1634 metri sul livello del mare e fa parte dell’area protetta del Parco naturale dell’Alpe Veglia e dell’Alpe Devero, che comprende anche una porzione della confinante Val Divedro, altro prezioso gioiello ossolano. Celebre per i suoi numerosi itinerari di trekking, la località è frequentata soprattutto da escursionisti nel corso di tutto l’anno e anche dagli sciatori nella stagione invernale. L’ampio ventaglio di sentieri, di difficoltà variabile tra i percorsi turistici e quelli adatti ai soli escursionisti esperti, rende questa destinazione adatta davvero a tutti.

La meravigliosa piana dell'Alpe Devero in tardo autunno.
La piana dell’Alpe Devero in tardo autunno, Val d’Ossola.

Le mete più gettonate che si possono raggiungere partendo dalla Piana del Devero sono:

  • Il grazioso paese di Crampiolo e il vicino laghetto delle streghe;
  • La diga del Lago Devero (o Codelago);
  • Il Lago di Pianboglio;
  • I laghetti del Sangiatto e l’Alpe Nava;
  • La Val Buscagna;
  • Il Lago Nero e il Monte Cazzola.

Tutte le destinazioni citate nell’elenco sono perfettamente raggiungibili anche in inverno, ma il Devero offre anche tante altre escursioni più impegnative, consigliate però solo nei mesi estivi.

In questo articolo ti parlo del sentiero che sale dalla Piana del Devero fino alla cima del Monte Cazzola, a 2330 metri di altitudine, passando per il bellissimo Lago Nero.

Come arrivare

In auto si percorre l’autostrada A26 Genova-Gravellona Toce in direzione Gravellona Toce, si prosegue poi lungo la SS 33 del Sempione in direzione Valico di Iselle e si prende l’uscita Crodo. Da qui si segue la strada principale fino a Baceno, e superato il centro abitato si svolta a sinistra in direzione Alpe Devero.

Da qui si segue la strada che, tornante dopo tornante, raggiunge gli abitati di Croveo e Goglio fino ad arrivare al parcheggio (a pagamento) dell’Alpe Devero. Sono disponibili anche dei parcheggi gratuiti, posti prima della sbarra, che tuttavia si esauriscono molto presto (inoltre considera che se parcheggi qui dovrai salire a piedi fino alla piana, il punto di partenza dell’escursione, camminando sulla strada asfaltata per mezz’ora).

Il parcheggio è molto ampio ma è abbastanza costoso: per l’intera giornata si spendono 8€ nei giorni feriali e 10€ nel weekend (in inverno la tariffa è scontata di 2€). Per parcheggiare nel silos multipiano sotterraneo, scelta consigliata in inverno, si paga un supplemento di 2€ sulla tariffa giornaliera.

Equipaggiamento e preparazione

Le escursioni sulla neve in montagna devono essere pianificate con attenzione per ridurre al minimo il rischio legato soprattutto a neve, ghiaccio e pericolo valanghe. Nella serie di articoli La montagna in inverno ti spiego proprio come programmare in sicurezza un trekking invernale, partendo dal primo post in cui ti mostro come leggere i bollettini meteo e valanghe e stimare il rischio di un’escursione!

Per affrontare l’escursione proposta, l’equipaggiamento necessario dipende ovviamente dalle condizioni meteo. Come per ogni altro trekking invernale, è fondamentale informarsi a dovere, prima di partire, su:

  • Rischio valanghe: controlla SEMPRE il bollettino valanghe e parti solo se le condizioni sono considerate sicure.
  • Previsioni meteo: se è previsto maltempo evita di metterti in cammino;
  • Temperature: se nei giorni precedenti è caduta molta neve, evita le giornate troppo calde perché il rischio di crolli e slavine è più elevato.

Fatta questa dovuta premessa, parliamo di abbigliamento! Non dimenticare assolutamente:

  • Calze termiche (e un paio di ricambio);
  • Maglia e pantaloni termici;
  • Un pile caldo;
  • Pantaloni impermeabili imbottiti;
  • Giacca imbottita e impermeabile;
  • Guanti;
  • Berretto di lana;
  • Sciarpa o scaldacollo;
  • Scarponi impermeabili alti almeno fino a sopra la caviglia.

Ti consiglio poi di portare con te delle pratiche bustine scaldamani (che si adattano tuttavia ad ogni esigenza): puoi acquistarle a questo link! Le bustine si attivano in pochi secondi e restano calde per diverse ore, raggiungendo un picco di calore dopo circa un’ora dall’attivazione. Sono l’ideale da inserire nei guanti per tenere calde le mani o negli scarponi, ma anche nelle tasche di un pile o di una giacca.

Non dimenticare inoltre degli snack energetici e una bevanda calda (tè, caffè, tisana) in un thermos: potrai berla quando farà molto freddo e vorrai trovare conforto!

Passiamo ora all’attrezzatura vera e propria:

  • Ciaspole (o racchette da neve): necessarie solo se la neve fresca è molta, oppure se il sentiero non è battuto. Puoi noleggiare le ciaspole alla Piana del Devero, nella zona dell’impianto di risalita verso la cima del Cazzola. Puoi anche acquistare le tue racchette da neve nei negozi sportivi o su Amazon a questo link.
  • Ramponcini da neve: un must da avere sempre con sè! Se hai letto questo mio articolo, saprai che questi oggettini sono utilissimi anche in estate quando si cammina in alta quota, e a maggior ragione ti saranno di aiuto sulla neve per avere un maggiore grip ed evitare di scivolare in salita e in discesa.
  • Bastoni da trekking: fondamentali sia per distribuire correttamente il peso durante la camminata ed evitare così di affaticare la schiena, sia per avere un maggiore equilibrio. Vanno inoltre usati per testare la profondità della neve fresca.

Bene: ora sei pronto per partire per questa meravigliosa escursione invernale!

L’escursione in sintesi

Il trekking che ti propongo prevede partenza dall’Alpe Devero, poco dopo il parcheggio, e salita al Monte Cazzola (2330 mslm), per poi tornare a valle per un sentiero alternativo che giunge al Lago Nero (o Lago dei Tritoni) e che scende lungo la Val Buscagna fino alla Piana del Devero.

L’escursione è moderatamente impegnativa. Nell’ultimo tratto del sentiero che raggiunge la sommità del Cazzola, la pendenza è significativa, ma non sono presenti tratti esposti o sezioni critiche. La zona non è a particolare rischio valanghe (ma è comunque bene consultare il bollettino!).

L'escursione proposta: dall'Alpe Devero al Monte Cazzola, passando per il Lago Nero.
L’escursione proposta: dall’Alpe Devero al Monte Cazzola, passando per il Lago Nero.

Qui ho messo a tua disposizione la traccia gpx dell’intera escursione: ti consiglio vivamente di scaricarla e usarla come riferimento sulla tua app di tracking preferita (ad esempio Outdooractive).

Di seguito qualche dato sul trekking:

DISLIVELLO IN SALITA/DISCESA800 metri circa
ALTITUDINE DI PARTENZA1623 mslm (Piana del Devero)
ALTITUDINE DI ARRIVO2330 mslm (Monte Cazzola)
SVILUPPO (ANDATA E RITORNO)10,5 chilometri
TEMPO DI SALITA3 ore/3 ore e mezza (a seconda della neve)
TEMPO DI DISCESA2 ore/2 ore e mezza (a seconda della neve)
DIFFICOLTÀE (Escursionistico) – sentiero non innevato
MR (Medi Racchettatori) – sentiero innevato
L’escursione invernale al Monte Cazzola in sintesi

Dalla Piana del Devero all’Alpe Misanco

Dal parcheggio dell’Alpe Devero, segui la strada in salita che porta all’Oratorio di San Bartolomeo. Al bivio prendi la strada a sinistra che costeggia il Rio Buscagna e prosegui fino a superare il ponte di legno che lo attraversa e passando quindi sulla sua sponda destra. Continua su questa strada, che conduce al piccolo nucleo di baite di Pedemonte. Qui ci sono due possibilità: il sentiero che ti propongo aggira Pedemonte lasciandolo sulla destra e iniziando invece a risalire la vallata sul lato opposto. Dopo aver attraversato di nuovo un ponte sul Rio Buscagna, preparati alla salita!

Il sentiero si inoltra in un bellissimo bosco di larici e sale in modo non troppo deciso nella parte iniziale. La camminata è piacevole anche con il fondo innevato. Presta attenzione all’eventuale ghiaccio che potrebbe rendere insidiose le zone rimaste in ombra, facendoti scivolare: è buona cosa, se non stai usando le racchette da neve, attrezzarti con i ramponcini.

Vista verso la Valle del Devero lungo la salita che porta all'Alpe Misanco.
Vista verso la Valle del Devero lungo la salita che porta all’Alpe Misanco.

Dopo circa due chilometri di salita, il sentiero spiana leggermente e prosegue in falsopiano fino a raggiungere l’Alpe Misanco, consentendoti di tirare il fiato per un po’. Ne avrai bisogno: da qui in avanti inizia la parte più impegnativa della salita verso la cima del Cazzola!

L’Alpe Misanco è composto da alcune baite in pietra e rappresenta un buon punto di sosta prima di affrontare la salita verso il Lago Nero o il Monte Cazzola: approfittane per bere qualcosa di caldo e per fare uno spuntino leggero!

La vetta del Monte Cazzola

Lasciati l’Alpe Misanco sulla destra e prosegui lungo il sentiero sulla sinistra che supera il Rio Misanco e torna a salire. Approssimativamente cinquecento metri dopo l’alpeggio troverai le indicazioni per il Lago Nero, che si raggiunge prendendo un sentiero che si diparte sulla destra. Prosegui invece dritto per raggiungere la vetta. La pendenza si fa maggiore, ma non sono mai presenti sezioni critiche o esposte.

Scegli come salire in base alla quantità di neve fresca presente a terra: se ce n’è molta e tendi a sprofondare ad ogni passo, l’ideale sono le ciaspole. Se invece la neve è poca è sicuramente più efficace utilizzare i semplici scarponi e indossare i ramponcini per avere un maggiore grip sulla salita: ti eviteranno di scivolare indietro mano a mano che sali.

Il sentiero continua a salire con pendenza costante per un altro chilometro e mezzo, portandoti oltre i 2000 metri di altitudine. A questo punto puoi notare che di fronte a te si staglia già la cima arrotondata del Cazzola! Non ti resta che stringere i denti e affrontare la salita finale, abbastanza ripida ma davvero spettacolare!

Dopo un breve tratto pianeggiante, asseconda il sentiero che vira rapidamente verso sinistra per risalire la parete. Qui devi fare attenzione perché il fondo è molto scivoloso (soprattutto se altri escursionisti sono già passati lasciando le loro impronte e compattando la neve). Tuttavia, il rischio è molto basso perché il sentiero non è assolutamente esposto!

L'ultimo tratto di salita verso la cima del Monte Cazzola, la parte più spettacolare dell'escursione!
L’ultimo tratto di salita verso la cima del Monte Cazzola, la parte più spettacolare dell’escursione!

La risalita verso la vetta è lunga appena cinquecento metri, più o meno difficoltosi a seconda delle condizioni del sentiero e della neve fresca presente a terra. Una volta in cima, la vista è maestosa: sulla tua destra si stagliano montagne alte e imponenti, che superano i 3000 metri di altitudine e che ricordano scenari quasi dolomitici: le catene dell’Helsenhorn (3274 mslm) e del Cervandone (3210 mslm); di fronte invece hai la vastità della vallata e la Punta d’Orogna (2436 mslm). In lontananza puoi vedere gli impianti di risalita e le piste da sci. Ti trovi a 2330 metri sul livello del mare, in un punto di osservazione davvero privilegiato!

Panorama sulle cime innevate dal Monte Cazzola, raggiungibile dall'Alpe Devero.
Panorama sulle cime innevate dal Monte Cazzola, raggiungibile dall’Alpe Devero.

Proseguendo oltre la cima, il sentiero scende verso la Val Buscagna e la Scatta d’Orogna, ma evita di percorrerlo in condizioni di neve e ghiaccio. Goditi la vista dalla cima e preparati a scendere per la stessa via seguita per l’andata: la prossima meta del trekking di oggi è il Lago Nero!

Il Lago Nero

Prestando attenzione, riprendi il sentiero che ti ha portato in vetta in direzione opposta, e scendi per circa due chilometri fino a ritrovare le indicazioni per il Lago Nero sulla sinistra. Questa è la parte più critica dell’escursione di oggi: devi affrontare un tratto di salita molto ripido, sicuramente non battuto e molto scivoloso. Fai molta attenzione al ghiaccio.

La salita è breve, e dopo uno stretto passaggio tra le rocce in cima alla parete, ecco l’immensa piana dove sorge anche il lago. Prosegui camminando verso destra e cercando le tracce del sentiero, che incrocia ancora una volta il Rio Misanco. Sulla sinistra, dopo qualche centinaio di metri, troverai le indicazioni (poco visibili) per il lago. Dopo la svolta, devi semplicemente scendere verso lo specchio d’acqua (rigorosamente ghiacciato!) facendo attenzione alle rocce scivolose.

Il Lago Nero in inverno, completamente ghiacciato e con abbondante neve fresca!
Il Lago Nero in inverno, completamente ghiacciato e con abbondante neve fresca!

Il Lago Nero, che dà sicuramente il meglio di sè in estate o in autunno, in inverno ghiaccia completamente. Lo strato di ghiaccio è così spesso da consentire senza alcun problema di camminarci sopra in totale sicurezza, ma è sempre buona cosa assicurarsi della sua solidità prima di farlo!

La discesa per la Val Buscagna

È arrivato il momento di scendere e tornare alla Piana del Devero! L’itinerario che ti propongo sfrutta la discesa per la Val Buscagna piuttosto che tornare indietro verso l’Alpe Misanco. Costeggia il lago e prendi il sentiero sulla destra che scende fino a incrociare nuovamente il Rio Buscagna. Lo scenario è davvero magnifico! Superato il ponte, segui le tracce che proseguono verso la vallata e che seguono per un po’ lo stesso percorso del torrente.

Arrivati in prossimità dell’Alpe Buscagna, la discesa si fa più ripida, ma sempre molto sicura perché sfrutta dei comodi tornanti: come sempre, fai semplicemente attenzione al ghiaccio.

Dopo due chilometri e mezzo di discesa dal Lago Nero, eccoti nuovamente alle baite di Pedemonte. Da qui, segui il sentiero che ti riporta al punto di partenza (ulteriori cinquecento metri di strada pianeggiante).

Conclusioni

L’Alpe Devero è una meta conosciutissima tra gli escursionisti e anche in inverno può essere una destinazione affollata, ma mette a disposizione anche alcuni itinerari meno noti, come ad esempio quello che ti ho proposto e che sale sulla vetta del Cazzola. Questa zona del Devero è maggiormente frequentata in estate, ma anche in inverno, come avrai capito, è molto spettacolare: per una camminata non troppo impegnativa sulla neve, quella che ti ho descritto è sempre una delle mie prime scelte! Fammi sapere cosa ne pensi nei commenti!

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