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Passeggiare nei boschi, circondati dall’aria frizzante dell’autunno e dai suoi splendidi colori: che meraviglia! Oggi voglio parlarti di un luogo incantevole, al di fuori delle rotte turistiche più battute, dove oltre a goderti tutto ciò potrai vedere una pittoresca cascata gettarsi all’interno di una valle da sogno. Ci troviamo a Foroglio, un piccolo borgo svizzero che conta meno di 100 abitanti e che si trova in Val Bavona, nel Canton Ticino. Un borgo che ha una particolarità: vive da sempre, per scelta, senza corrente elettrica!
Sei pronto a scoprire tutto su questo villaggio senza tempo e su questa semplice passeggiata autunnale? Non ti resta che continuare a leggere l’articolo!
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In questo articolo
Foroglio Val Bavona dove si trova?
Foroglio è un piccolo villaggio del Canton Ticino costituito da un gruppo di baite di pietra e da ben poche attività turistiche. Si trova nel cuore della Val Bavona, una stretta valle ticinese laterale della ben più nota Val Maggia, lungo il corso dell’omonimo fiume Bavona. Il villaggio si trova nel comune di Cevio, a ridosso del versante svizzero delle Alpi Lepontine: tra le vette più celebri che dominano la valle ci sono sicuramente il Basòdino (3273 mslm) e il Kastelhorn (3128 mslm).
Foroglio dista 35 chilometri da Locarno, 80 chilometri da Lugano e 150 chilometri da Milano.
Val Bavona come arrivare
Il borgo di Foroglio si raggiunge facilmente in auto: da Milano si percorrono dapprima l’autostrada svizzera A2 (ti ricordo che per percorrere le autostrade in Svizzera è necessaria una vignetta) e poi il Passo di Monteceneri fino a Locarno/Ascona.
Da qui si seguono le indicazioni per Valmaggia e dunque ci si addentra nella Val Bavona. Poco prima di giungere a Foroglio si passa per la strada coinvolta nella enorme frana verificatasi nel 2024 in seguito a un violento nubifragio: il tratto è tuttora interessato dalle operazioni di pulizia, ma il passaggio è totalmente sicuro.

Foroglio parcheggio
All’ingresso del paese è presente un ampio parcheggio dove è possibile lasciare l’auto anche per l’intera giornata. Il costo del parcheggio, a novembre 2025, è di 1 CHF l’ora ed è possibile pagare sia in monete che attraverso l’applicazione EasyPark (non vengono accettate le carte di pagamento). Il parchimetro accetta anche gli euro, ma con un cambio fisso 1 CHF = 1 EUR.
Foroglio corrente elettrica: il borgo 100% green
Quando definisco “fuori dal tempo” una gita a Foroglio lo faccio a ragion veduta: non si tratta solo di un modo di dire, ma dell’effettiva realtà dei fatti. Mi spiego meglio: in questo minuscolo borgo ticinese la corrente elettrica non è mai arrivata, per una scelta ben precisa dei suoi abitanti (meno di cento): si utilizzano esclusivamente fonti di energia alternativa, in primis quella solare, ma anche il gas e l’energia idroelettrica. Tutto ciò è possibile perché Foroglio è un paese che viene abitato principalmente in estate, quando il turismo rende il borgo più vivo e le temperature più miti permettono agli animali di pascolare.
Stiamo parlando, quindi, di un paese completamente green, che ha scelto di rinunciare totalmente all’elettrificazione e all’urbanizzazione – privilegiando un’autenticità e una genuinità che al giorno d’oggi è davvero raro – se non impossibile – trovare.

Val Bavona cosa vedere: la Cascata di Foroglio
Non c’è dubbio: l’attrazione più sensazionale di Foroglio è la sua potente cascata: alta 110 metri è da molti ritenuta tra le più belle della Svizzera e, dopo averla vista con i miei occhi, non posso che dichiararmi d’accordo con questa affermazione. Questo nonostante abbia avuto modo di visitare alcune delle più suggestive cascate svizzere, come la portentosa Cascata del Reno e la splendida Staubbachfall a Lauterbrunnen. Quella di Foroglio, seppur meno conosciuta, possiede un fascino che nulla ha da invidiare a queste ultime!

Una volta lasciata l’auto al parcheggio si prosegue a piedi per pochi metri verso il borgo, superando il ponte sul fiume Bavona: da qui si gode già di una splendida visuale sulla cascata! E noterai una cosa all’apparenza buffa: il fiume scorre proprio nella direzione della cascata, un fatto che a primo acchito potrebbe lasciarti disorientato! In realtà ciò è dovuto al fatto che la cascata è generata dal fiume Calnegia (il quale scava l’omonima Val Calnegia, di cui parleremo tra poco, prima di confluire nel Bavona).

Appena oltre al ponte, di fronte al Ristorante La Froda, si diparte sulla sinistra un sentiero che conduce fino ai piedi della cascata. Il punto panoramico si raggiunge in appena 5 minuti, ma ti do un consiglio: la cascata appare molto più spettacolare quando vista dall’alto! Tra pochissimo ti spiego come raggiungere i migliori punti di osservazione.
Le baite in pietra di Foroglio
Sebbene sia particolarmente concentrato, il borgo di Foroglio è splendido: vale la pena di arrivare fin quassù solamente per godersi l’atmosfera incantata dei suoi stretti vicoli in pietra, intricati dedali su cui affacciano antiche costruzioni e baite. Il tutto con la portentosa cascata sullo sfondo, che oltre a farsi vedere si fa anche sentire: il suo boato si sente persino a debita distanza!
Iconico è il campanile della chiesa, che svetta su tutte le altre costruzioni del borgo e che, anche dall’alto, risulta davvero pittoresco.

Foroglio: passeggiata autunnale in Val Calnegia
Fatta una dovuta digressione sull’unicità del villaggio di Foroglio, in questo articolo voglio parlarti di una bellissima passeggiata adatta a tutti, spettacolare tutto l’anno ma particolarmente suggestiva in autunno, che dal parcheggio citato poco sopra si inoltra nella Val Calnegia – una piccola valle che si dirama lungo il corso del fiume Calnegia (esatto, quello che dà origine alla cascata) e che si spinge fino ai Laghi della Crosa e alle cime delle Alpi Lepontine che confinano con la Val Formazza. L’escursione che arriva fino a queste ultime destinazioni è chiaramente molto lunga e impegnativa, motivo per il quale è consigliabile esclusivamente in estate.
In autunno, invece, la semplice passeggiata che da Foroglio arriva fino all’iconico Ponte Romano nella piana che sorge al di sopra della cascata, consente di ammirare lo spettacolo del foliage senza dover compiere grandi dislivelli. Considera infatti che il percorso proposto è di appena 3 chilometri andata e ritorno e prevede un dislivello molto contenuto: circa 250 metri.

L’escursione in sintesi
🟩 L’escursione proposta è adatta a tutti.
💧 Non sono presenti fontanelle di acqua potabile lungo il percorso: parti preparato!
🛜 La copertura cellulare è soggetta agli operatori svizzeri di rete mobile: se non hai una promozione attiva valida per la Svizzera, disattiva il roaming sul tuo cellulare per evitare costi aggiuntivi! In questi casi consiglio sempre di dotarsi di un comunicatore satellitare per essere sempre raggiungibili, come ad esempio questo.
🐶 I sentieri proposti sono dog-friendly.
👉 Scarica qui la traccia gpx dell’escursione!
| DISLIVELLO POSITIVO E NEGATIVO | D+ 250 metri, D- 250 metri |
| ALTITUDINE DI PARTENZA | 680 mslm (Foroglio) |
| ALTITUDINE MASSIMA | 937 mslm (Val Calnegia) |
| SVILUPPO (ANDATA E RITORNO) | 3 chilometri |
| TEMPO DI PERCORRENZA | 60 minuti (salita) 45 minuti (discesa) |
| DIFFICOLTÀ | E (Escursionistico) |
| PERIODO CONSIGLIATO | Sempre |
Una curiosità che ti farà sorridere. In pieno stile svizzero, in prossimità del parcheggio di Foroglio è stato allestito un piccolo frigorifero nel quale sono in vendita prodotti tipici della valle: formaggi, miele e yogurt che possono essere acquistati in modalità self-service lasciando la somma di denaro equivalente in un’apposita cassettina. Se ti sembra incredibile, sappi che in Svizzera questo è invece abbastanza normale!

Da Foroglio alla Val Calnegia
Superato il ponte sul fiume Bavona appena dopo il parcheggio, ignora la deviazione verso sinistra che conduce al punto panoramico sulla cascata del quale ti ho parlato in precedenza e incamminati, seguendo le indicazioni della segnaletica gialla, in direzione dei Laghi della Crosa. La palina riporta un tempo di percorrenza di 5 ore fino a questi ultimi e di 1 ora e mezza fino alla località Calneggia (che tuttavia non raggiungeremo nel percorso proposto).
Dopo aver superato le baite del borgo e un discreto punto panoramico sul paese, il sentiero comincia a salire attraverso una comoda scalinata – a tratti ciottolata e a tratti lastricata – che guadagna quota in modo dolce e costante. Il sentiero da seguire è sempre evidente e contrassegnato dai tipici bolli bianco-rossi.

Lungo il percorso si incontrano diversi spot panoramici sulla Cascata di Foroglio che, cominciando a salire, si rivela in tutto il suo imponente splendore. Specialmente in autunno, quando i raggi del sole illuminano di luce radente gli alberi che circondano il salto, esplodendo in un ventaglio di sfumature di colore che lasciano senza fiato!

Straordinario è poi il colpo d’occhio verso la vallata e, in particolare, verso il borgo di Foroglio: uno scorcio eccezionale nella splendida cornice del foliage autunnale. Da non perdere!

In breve, dopo circa 40 minuti di cammino, la salita ha termine al raggiungimento della piana che sovrasta la cascata. Poco prima di raggiungerla troviamo una piccola cappella. La piana, che sorge all’interno di una stretta vallata, dall’autunno all’inverno riceve il sole solamente per poche ore ed è caratterizzata dalla presenza di un meraviglioso ponte romano. Neanche a dirlo, anche questo diventa un soggetto eccezionalmente fotogenico proprio nel periodo del foliage, motivo in più per visitare Foroglio tra la fine di ottobre e l’inizio di novembre per cogliere il momento di massimo splendore autunnale.

Il panorama è bucolico: le poche e sporadiche baite di pietra rendono ancora più affascinante un angolo di assoluta pace e tranquillità, ideale per trascorrere momenti di puro contatto con la natura.
A questo punto, oltrepassato il ponte romano, la passeggiata prosegue costeggiando il fiume Calnegia: possiamo scegliere se percorrere il sentiero che passa sulla sua sponda sinistra o quello che passa sulla sponda destra, dal momento che sono equivalenti. Il sentiero principale è quello che costeggia il fiume sulla sua sponda destra orografica, mentre quello opposto – leggermente meno battuto – può essere fatto al ritorno come variante.

Possiamo scegliere liberamente quanto proseguire (l’itinerario è quello che, alla fine, conduce ai Laghi della Crosa), ma un buon punto dove chiudere l’anello e cominciare la discesa verso Foroglio è il suggestivo ponte (da evitare per chi soffre di vertigini) che si incontra in prossimità della località Spluia Bèla e che consente di attraversare il fiume Calnegia per eventualmente seguire al ritorno il sentiero opposto.
Non raggiungibili a piedi sono le “marmitte” scavate dal fiume Calnegia poco prima del salto della cascata: uno spettacolo che è possibile ammirare solamente dall’alto!

Foroglio quando andare
Chiarito ormai che la valle di cui ti sto parlando in questo articolo può essere visitata in ogni stagione e che l’autunno è uno dei momenti migliori per farlo per via degli accesi colori del foliage, è necessario fare una dovuta precisazione.
Prima di avventurarti verso la Val Calnegia, infatti, è bene che tu sappia che la valle è molto stretta e che, tra autunno e inverno, riceve il sole solamente per pochissime ore durante la giornata. Per darti un termine di paragone, tra la fine di ottobre e l’inizio di novembre la Val Calnegia risulta illuminata dal sole solamente a cavallo del mezzogiorno, con una finestra di circa due ore di soleggiamento. Un fattore, questo, da tenere fortemente in considerazione quando si organizza la gita.

Escursioni autunnali in Svizzera: conclusioni
Con questo mio articolo ho voluto raccontarti una splendida e semplice passeggiata autunnale in Val Bavona, nel Canton Ticino, alla scoperta dei magici colori del foliage. Spero di averti dimostrato che non è necessario avventurarsi in chissà quale impresa escursionistica per ammirare il cambio di colore delle foglie tipico di questo periodo, ma che sono possibili anche percorsi più semplici e alla portata davvero di tutti.
Se invece ami i trekking più impegnativi, non devi assolutamente perderti l’escursione nella Valle di Predarossa in Valmasino o quella al placido Lago Scermendone in Val Terzana.
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Nota: le eventuali tracce gpx inserite in questo articolo sono da intendersi unicamente come riferimento e potrebbero contenere imprecisioni o errori. L'autore non si assume alcuna responsabilità derivante dall'utilizzo da parte del lettore di tali tracce lungo i sentieri menzionati nell'articolo.
