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Monteviasco riparte: dopo quasi sette anni di assenza, lo scorso 10 agosto 2025 la funivia che collega Curiglia con lo splendido borgo, in provincia di Varese, è tornata in funzione. Un primo, grande passo nella giusta direzione dopo un periodo di enorme difficoltà – che ha visto questo piccolo paese ritrovarsi completamente isolato e raggiungibile solamente a piedi tramite un sentiero di 1400 gradini di pietra.
Ora, finalmente, possiamo (ri)scoprire insieme questo piccolo e meraviglioso borgo del Varesotto – anche grazie all’impegno di numerose realtà – come l’Associazione Astronomica “Ipazia” e Monteviasco Borgo & Natura – che proveranno a ridare vita a un gioiello da custodire e preservare. Ma in questo paese, in realtà, nessuno si è mai dato per vinto, come dimostra la sua incredibile storia …
Sei pronto a scoprire tutto su Monteviasco? Ti racconto tutto in questo articolo!
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“Benvenuto, o passegger! Sosta e riposa, il monte rasserena e disacerba ogni segreta pena”
Santuario della Madonna della Serta
In questo articolo
Monteviasco: tra storia e leggenda
Il borgo di Monteviasco sorge in un angolo sperduto nel nord-est della provincia di Varese, a ridosso del confine tra Italia e Svizzera. La sua storia è antichissima: secondo la leggenda, il primo insediamento risalirebbe addirittura agli anni della dominazione spagnola, nel Seicento, quando quattro briganti – o soldati disertori – decisero di fuggire all’arresto e stabilirsi proprio tra le alture di questa splendida valle. Qui trovarono il terreno adatto per dedicarsi alla coltivazione e all’allevamento degli animali, dando vita al borgo.
Ma non è finita qui: sempre secondo la leggenda dei quatra brighent, infatti, i quattro soldati – i cui nomi erano Dellea, Ranzoni, Morandi e Cassina – decisero di fare incursione a Biegno, paesino della Val Veddasca e oggi frazione del comune di Maccagno con Pino e Veddasca, per rapire alcune ragazze e portarle con loro a Monteviasco. Tra loro e i quattro briganti nacque un rapporto sincero, che portò alla nascita delle prime famiglie del borgo. Che questa sia solamente una leggenda, o che in questa storia ci sia un fondo di verità, ciò che è certo è che la storia di Monteviasco è antica e piena di affascinanti aneddoti.
I luoghi storici di Monteviasco
Numerosi sono i monumenti storici presenti nel borgo: uno dei più iconici è il Santuario di Nostra Signora della Serta, la cui costruzione risale al 1933. Al suo interno è conservato un dipinto della Madonna della Serta del 1712, realizzato dall’artista locale Giovanni Antonio Ranzoni. Al tempo, il dipinto in questione venne collocato in un semplice tempietto aperto, che venne poi demolito per fare spazio alla costruzione del nuovo Santuario. Fu il popolo di Monteviasco ad occuparsi del trasporto del materiale, con un impegno immane e tanta forza di volontà e – soprattutto – molta generosità. La stessa che, ancora oggi, anima gli abitanti del borgo.

Tra le strette contrade del borgo sorge anche la Chiesa dei SS. Martino e Barnaba – un edificio che ben si nasconde nell’architettura del paese e che si affaccia su una splendida terrazza panoramica rivolta verso la verde e lussureggiante Val Veddasca. Gli interni sono interamente rivestiti di affreschi, realizzati da Angelo Cantù e raffiguranti episodi chiave della vita di San Martino.

Risalente alla fine dell’Ottocento è invece l’antico lavatoio di Monteviasco, la cui vasca risulta essere tra le più grandi dell’intera vallata. La vera particolarità, però, è che il lavatoio è tuttora utilizzato dagli abitanti del borgo e ha mantenuto tutte le caratteristiche di un tempo: qui è come se il tempo si fosse fermato …
L’Osservatorio: la Stazione Astronomica di Monteviasco
Il 25 luglio 2009 veniva inaugurata la Stazione Astronomica di Monteviasco. Immerso nel verde, l’osservatorio – oggi gestito dall’Associazione Astronomica “Ipazia” – dispone di due cupole e gode di una posizione privilegiata che guarda verso la Val Veddasca (a ovest), verso il Lago Maggiore e i Castelli di Cannero (a sud) e verso la Svizzera, Indemini e il Monte Gambarogno (a nord). Qui l’inquinamento luminoso è pressoché inesistente e il cielo buio permette di osservare anche gli oggetti del deep sky come nebulose, galassie e ammassi stellari.

🪐 L’Associazione Astronomica “Ipazia” organizza regolarmente delle serate di osservazione aperte al pubblico presso la Stazione Astronomica di Monteviasco: scopri di più e resta aggiornato, seguendo anche i loro profili Facebook e Instagram, per non perderti i prossimi eventi astronomici in programma!

Curiglia Monteviasco sentiero
La particolarità di Monteviasco è quella di non essere raggiunto da una strada asfaltata, bensì solamente da una storica mulattiera e, oggi, da una funivia.
I lavori per la costruzione della mulattiera che sale al borgo dalla località Ponte di Piero a Curiglia, iniziarono nel 1813 e terminarono nel 1822. È costituita da circa 1400 gradini e consente, in meno di un’ora, di raggiungere il borgo. Lungo il tragitto si incontrano due piccole cappelle – quella del Schuster e quella del Redentore – prima di giungere al Santuario della Madonna della Serta.
Come raggiungere Monteviasco: l’escursione a Monteviasco in sintesi
🟩 Raggiungere il borgo tramite la mulattiera che parte da Ponte di Piero richiede una passeggiata adatta a tutti, breve anche se piuttosto impegnativa.
💧 L’acqua potabile è disponibile alla Madonna della Serta e nel centro paese.
🐶 Il sentiero è dog-friendly, quindi adatto anche per i nostri amici a quattro zampe.
🛜 La rete cellulare è generalmente disponibile.
👉 Scarica qui la traccia gpx del percorso!
Nota che è stato da poco tracciato un nuovo sentiero che, dalla località Mulini di Piero, risale nel bosco e si congiunge con la storica mulattiera all’altezza della Cappella del Redentore. Questa variante, più lunga, consente di evitare buona parte degli scalini della via principale, risultando così meno faticosa e provante per le ginocchia. Di seguito parleremo tuttavia della salita tramite mulattiera.
DISLIVELLO POSITIVO E NEGATIVO | D+ 413 metri, D- 413 metri |
ALTITUDINE DI PARTENZA | 543 mslm (Ponte di Piero) |
ALTITUDINE MASSIMA | 950 mslm (Monteviasco) |
SVILUPPO (ANDATA E RITORNO) | 4 chilometri circa |
TEMPO DI PERCORRENZA | 40-60 minuti (salita) 30-40 minuti (discesa) |
DIFFICOLTÀ | E (Escursionistico) |
PERIODO CONSIGLIATO | Sempre |
Monteviasco camminata da Ponte di Piero
Dall’ampio parcheggio della funivia, in località Ponte di Piero a Curiglia, si segue Via Piero costeggiando il Fiume Giona per un breve tratto e superando la Cappella della Madonna di Lourdes prima di svoltare a destra e imboccare la ripida strada ciottolata che porta a Monteviasco.
Il sentiero, che coincide in parte con la 3V (Via Verde Varesina, tappa Porto Ceresio-Maccagno) e con il Sentiero Italia (SI), si articola su 1400 scalini in pietra che portano fino a uno dei borghi più pittoreschi del varesotto. Sin dall’inizio la salita presenta una pendenza notevole, che mette a dura prova gli escursionisti che decidono di avventurarsi verso il piccolo paese. Gli ampi tornanti ciottolati consentono di guadagnare lentamente quota, ma anche di fermarsi a riposare di tanto in tanto e di riprendere fiato.

La salita, che comporta un dislivello di poco più di 400 metri positivi in circa due chilometri, raggiunge dopo 15-20 minuti la piccola Cappella del Schuster – che si trova a un terzo del tragitto verso il borgo. Celebre è il cosiddetto Sasùn, un grande masso orizzontale dove, in genere, viandanti ed escursionisti si fermano a riposare.
La seconda cappella che si incontra, indicativamente all’incrocio con il nuovo sentiero che sale dai Mulini di Piero, è invece chiamata Cappella del Redentore o – in modo bizzarro – Cappella del Signore che scappa. Ciò si deve al fatto che, fino a poco tempo fa, al suo interno ospitava un dipinto raffigurante Gesù con il capo rivolto verso valle, dando l’impressione di … voler fuggire via!

Infine si raggiunge, dopo 40-60 minuti a seconda del passo, il bellissimo Santuario della Madonna della Serta e la terrazza panoramica, che dista meno di cinque minuti dal borgo. Qui incontriamo una deviazione: proseguendo sulla destra possiamo raggiungere la parte bassa di Monteviasco, mentre imboccando la breve salita sulla sinistra, si arriva alla fontana e alla parte alta del paese.
In 5-10 minuti, partendo dal centro paese e seguendo le indicazioni per le Cascinelle, si raggiunge la Stazione Astronomica di Monteviasco e numerosi punti panoramici. Il paese gode infatti di una vista di eccezionale bellezza sul versante opposto della vallata, dove sorgono Maccagno e le sue frazioni, sulle principali vette del nord della provincia di Varese e sulle Prealpi Luganesi. Celebre è la possibilità di raggiungere, partendo dal centro, il Monte Gradiccioli – intraprendendo una lunga e faticosa escursione.

Il rientro a Ponte di Piero avviene per il medesimo itinerario, oppure tramite la funivia (controlla in anticipo gli orari e i giorni di funzionamento sul sito di ATM).
La funivia di Monteviasco
È solamente verso la metà degli anni Ottanta che a Monteviasco si inizia a pensare a una soluzione alternativa alla salita, che consenta di raggiungere il borgo in modo più semplice: l’impianto di risalita tramite funivia venne attivato per la prima volta nel 1989 ed ebbe un ruolo chiave nel contenere l’inevitabile flusso di emigrazione dei residenti – nonché di valorizzare il borgo del punto di vista turistico e commerciale.
Nel 2010 venne installato un sistema di illuminazione, che consentì la salita e la discesa da Monteviasco anche in orario notturno. L’anno successivo, degli estesi lavori di manutenzione permisero una totale revisione tecnologica dell’impianto.
Uno sfortunato incidente nel novembre del 2018 costò la vita a Silvano Dellea, all’epoca gestore e manutentore della funivia. Da allora è iniziato un lungo calvario, durato per l’esattezza 6 anni, 8 mesi e 29 giorni – durante i quali il borgo è rimasto praticamente isolato dal mondo e raggiungibile solamente a piedi.
Ecco perché la notizia della riapertura della funivia è così importante, per gli abitanti di Monteviasco e non solo: aiuterà a riportare il turismo nel borgo, lavoro alle attività commerciali e facendo (ri)scoprire al mondo una perla del Varesotto. Un processo di rinascita che passa anche per l’astronomia, con tante attività divulgative e scientifiche che avranno luogo presso la Stazione Astronomica.
Monteviasco come arrivare
Si raggiunge in auto Dumenza, comune italiano al confine con la Svizzera, e si risalgono le sue frazioni fino a Curiglia. Da qui, una stretta e tortuosa strada conduce in località Ponte di Piero, fino allo spiazzo in cui sorge il parcheggio della funivia.
Alla data di agosto 2025, il parcheggio è gratuito – con la previsione che diventi a pagamento nei prossimi mesi.

Monteviasco ristoranti
A Monteviasco sono ad oggi presenti un bar-ristorante e una foresteria:
Escursione a Monteviasco: conclusioni
Con questo articolo ti ho portato alla scoperta di Monteviasco, un piccolo borgo che è una vera e propria perla del Varesotto. Da tempo a rischio di diventare un paese fantasma, la tanto attesa riapertura della funivia ha concesso una nuova speranza per questo isolato e splendido paese. Un borgo che non ha mai smesso di vivere e sperare, e che oggi può contare sul supporto di tanti e su nuovi, entusiasmanti progetti.
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Nota: le eventuali tracce gpx inserite in questo articolo sono da intendersi unicamente come riferimento e potrebbero contenere imprecisioni o errori. L'autore non si assume alcuna responsabilità derivante dall'utilizzo da parte del lettore di tali tracce lungo i sentieri menzionati nell'articolo.