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Da informatico a travel blogger: la mia intervista per StoryTime

Una nuova professione, i cammini, i viaggi e un libro sulla Via degli Dei. Sono stato ospite di StoryTime, una trasmissione in onda su Radio Canale Italia, per parlare del percorso che mi ha portato a cambiare vita, del mio libro e dei miei progetti futuri da nomade digitale come travel blogger e travel designer.

Nel mio intervento ho parlato del mio libro Il Bigino della Via degli Dei, spiegando perché questo cammino ha avuto un ruolo centrale nella mia nuova vita e perché consiglio a tutti di tuffarsi in quest’avventura!

Il libro è acquistabile su Amazon in formato digitale e cartaceo, ora in una nuova edizione che include le tracce gpx del percorso!

Da informatico a Travel Blogger: l’Intervista

Samuele, tu sei un travel blogger. Vuoi parlarci della tua esperienza personale e professionale?

“Ho 26 anni, nella vita ho studiato informatica e ho lavorato per alcuni anni nel settore della cybersecurity prima di capire che quel tipo di vita non faceva per me, mi stava molto stretto. È una sensazione sicuramente comune a tantissime persone al giorno d’oggi e questa insofferenza, questa infelicità a un certo punto mi ha portato a cambiare vita e dedicarmi alle mie passioni che sono appunto quella per i viaggi, per la montagna e per le attività all’aria aperta.”

Sei passato quindi da un estremo all’altro: quest’attività di cybersecurity ti stava proprio stretta. La vita ti ha portato addirittura a scrivere un libro su questa esperienza, Il Bigino della Via degli Dei. Sembra proprio un manuale, un prontuario

“Sì assolutamente, [il mio lavoro, ndr] mi faceva sentire molto stretto. Questo libro è una guida al cammino della Via degli Dei, un cammino che si sviluppa da Bologna a Firenze per 130 km tra i sentieri dell’Appennino Tosco-Emiliano”.

Sembra proprio un bel cammino. Cosa ti ha spinto a scegliere il cammino della Via degli Dei?

“Durante il periodo di insofferenza che ho vissuto lavorativamente parlando ho iniziato a cercare delle valvole di sfogo che mi permessere di combattere il senso di oppressione che lo stile di vita che avevo mi dava. Quindi ho cercato di sfidare sempre di più i miei limiti dedicandomi prima alla montagna e poi ai cammini. Avevo già fatto diversi cammini in passato, ma a un certo punto nel turbinio di quel periodo ho preso la decisione di partire per la Via degli Dei.

Ne avevo già sentito parlare da amici e conoscenti, ma onestamente non mi aveva mai fatto scattare quella scintilla che poi, invece, a un certo punto è scattata. Ho deciso di partire in pochissimo tempo, informandomi pochissimo. Sono partito in condizioni abbastanza sfidanti, in solitaria, in tenda, senza connessione Internet perché volevo che fosse un’esperienza quanto più possibile totalizzante e immersiva”.

Il Monte Adone, uno dei simboli della Via degli Dei. travel blogger
Il Monte Adone, uno dei simboli della Via degli Dei.

Sei proprio passato anche qui da un estremo all’altro, un po’ buttandoti all’avventura. Un po’ di paura all’inizio?

“Un pochino, ma è normale che ci sia! È la paura dell’ignoto che porta a sfidare i propri limiti.”

Questa esperienza cosa ti ha insegnato a livello personale e in che modo ti ha arricchito?

“Prima di partire avevo tantissime domande in testa, molto confuse, e pensavo che avrei trovato delle risposte facendo questo cammino. Invece quello che mi ha insegnato quest’esperienza è stato più a pormi le domande giuste che a trovare delle risposte alle domande che avevo. Sicuramente affrontare quest’esperienza in condizioni sfidanti mi ha fatto capire che avrei voluto farcela anche in situazioni difficili, che avrei potuto cavarmela, ma mi ha soprattutto mostrato la via per il futuro, rivelandomi che la mia felicità risiedeva nel vivere appieno le mie passioni nella più totale libertà. E questo è stato il trampolino di lancio che mi ha spinto a trasformare la mia passione nel mio attuale lavoro!”

via degli dei, il bigino della via degli dei

Una passione che ti spinge anche a visitare sempre posti nuovi! E nel libro che hai scritto, in che modo riesci a raccontare e trasferire agli altri la tua esperienza?

“Il libro che ho scritto è una guida che contiene tutte quelle informazioni che avrei voluto sapere io stesso prima di partire, quindi è stato scritto proprio con quest’intenzione. Al suo interno ci sono informazioni molto pratiche, che vanno dall’allenamento fisico necessario per affrontare questo cammino ma riguardano anche aspetti puramente tecnici come la preparazione dello zaino e la scelta dell’attrezzatura. Si tratta di consigli che sono validi non solo per la Via degli Dei ma anche per qualunque altro cammino o esperienza simile”.

Che tipo di preparazione hai dovuto svolgere per affrontare questo cammino?

“Io sono sempre stato appassionato di montagna ed ero quindi già abbastanza allenato, ma ho seguito un programma specifico per avere più resistenza e affrontare tanto dislivello perché nel corso delle tappe, dovendo passare da una parte all’altra dell’Appennino, il dislivello è abbastanza importante. Mi sono allenato con dei pesi, con lo zaino a pieno carico”.

Complimenti davvero per la resistenza, non riesco proprio a immaginarlo! Progetti per il futuro? C’è qualche altro cammino che vorresti affrontare?

“Ci sono tantissimi viaggi che ho in programma di fare nel prossimo futuro, però il mio più grande obiettivo al momento è quello di diventare al 100% un nomade digitale, quindi di dare spazio alle mie passioni e fare in modo che queste mi permettano di vivere ovunque nel mondo, sempre con l’obiettivo di trasmettere le bellezze naturali che il mondo ci offre attraverso la mia scrittura, sul mio blog unduetresiviaggia.it, dove si possono trovare tutti i racconti delle mie esperienze di viaggio e di cammini in montagna, e tramite collaborazioni che sto portando avanti con diversi blog del settore come ad esempio turistadimestiere.com e nonsoloturisti.it, colleghi con cui condividere questa passione e crescere insieme”.

Hai in programma delle mete soltanto italiane oppure vorresti spingerti anche all’estero?

“Ho già avuto modo di svolgere cammini anche all’estero, ad esempio l’Alpe Adria – che si sviluppa anche tra Slovenia e Austria – e per quanto riguarda i viaggi ho avuto la fortuna di visitare diverse nazioni anche molto lontane. Ho vissuto per due mesi in Asia dopo che ho preso la decisione di cambiare lavoro e tante altre destinazioni sono sulla lista dei desideri, nella checklist, pronte per essere spuntate!”

La caldera del vulcano Rinjani con il lago Segara Anak al suo interno. Ci troviamo sul secondo vulcano più alto dell'Indonesia!
Vulcano Rinjani, Lombok – Indonesia.

Per tutti i nostri ascoltatori e per coloro che vorrebbero fare la tua stessa scelta, magari un po’ pazza ma assolutamente coraggiosa, che consiglio di sentiresti di dare loro?

“Sicuramente quello di tuffarsi nell’inseguimento dei propri sogni, perché spesso si pensa che non ci sia via di uscita dalla sofferenza o dall’infelicità che si sperimentano, mentre invece è assolutamente possibile credere nei propri sogni e dedicarcisi, cercare di realizzarsi. L’importante è provarci e avere avuto la possibilità di farlo e non aver paura di rischiare”.

Sei un grande esempio!

“Spero di essere una motivazione per chi vuole seguire questa strada!”

Dove possiamo trovare il tuo Bigino?

“Il libro è in vendita su Amazon in formato digitale o cartaceo. La guida è resa unica dalle illustrazioni a inchiostro di Sara Bertoncello. È adatto non solo per chi ha intenzione di fare il cammino, ma anche per chi non lo conosce o per chi non ha al momento la possibilità di intraprenderlo ma può iniziare a sognare e viaggiare già con la lettura”.

Samuele, grazie per essere stato con noi e ti faccio un grosso in bocca al lupo! Vuoi ricordare tutti i tuoi contatti social?

“Mi potete trovare sul mio blog unduetresiviaggia.it, su Instagram e Facebook!”

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