La primavera è arrivata: con essa si è aperta ufficialmente anche la stagione dei cammini! Cosa c’è di meglio di camminare respirando aria pura e fresca, accompagnati dal profumo dei primi fiori e baciati dal tiepido sole primaverile? Ecco perché oggi ti parlo della Via dei Terrazzamenti, un breve e bellissimo cammino che si sviluppa in Valtellina per circa 80 chilometri tra colline, vigneti, cultura e tanta storia!
Nei miei precedenti articoli ti ho parlato in lungo e in largo della Via degli Dei, uno dei più celebri cammini italiani, che collega le città di Bologna e Firenze. Se sei interessato a questo cammino ti consiglio di acquistare “Il Bigino della Via degli Dei”, la mia guida al cammino in cui ti spiego come prepararti adeguatamente al trekking e come affrontare ogni singola tappa! Clicca qui per ordinare subito la tua copia!
Indice dei contenuti
La Via dei Terrazzamenti, trekking tra colline e vigneti
La Via dei Terrazzamenti è un bellissimo cammino italiano che unisce le città di Morbegno e Tirano, due dei principali centri della Valtellina, in circa 80 chilometri di saliscendi tra le colline e i vigneti della media e bassa valle. Il trekking è adatto a tutti, poiché non richiede particolare preparazione fisica. Durante il percorso si attraversano piccoli borghi e paesini di montagna, ma anche la grande città di Sondrio e l’incantevole Teglio, celebre soprattutto per i suoi buonissimi pizzoccheri! Il cammino si sviluppa in parte su asfalto, ma anche su strade sterrate e sentieri boschivi.
La Via dei Terrazzamenti si sovrappone, in alcuni punti, con altre importanti Vie: il Sentiero Valtellina (che unisce Colico e Bormio per 114 chilometri), la Strada del Vino (da Ardenno a Tirano, 70 chilometri) e il Cammino Mariano delle Alpi (da Piantedo a Tirano, 91 chilometri).
Dal momento che le altitudini raggiunte dalla Via dei Terrazzamenti sono davvero ridotte (il punto più alto è il paese di Teglio a 851 mslm), è perfetta per essere percorsa in questi mesi primaverili in cui la natura inizia a risvegliarsi e i fiori a sbocciare. Anche l’autunno è un’ottima stagione per affrontare la Via dei Terrazzamenti, non solo perché dopo la torrida estate (bisogna pensare che la maggior parte del cammino è esposto al sole, dunque i mesi estivi sono sconsigliati per mettersi in marcia) le temperature tornano ad abbassarsi, ma anche e soprattutto perché i tanti vigneti attraversati dal trekking saranno al massimo del loro splendore.
Il cammino può essere percorso tranquillamente in tre giorni, anche se io consiglio di scegliere l’opzione più rilassata e godersi appieno la bellezza dei paesaggi della Valtellina suddividendo il trekking in quattro tappe.
PUNTO DI PARTENZA | Morbegno (262 mslm) |
PUNTO DI ARRIVO | Tirano (441 mslm) |
MASSIMA ELEVAZIONE | Teglio (851 mslm) |
LUNGHEZZA TOTALE | 79 km |
NUMERO DI TAPPE | 3 o 4 tappe |
L’itinerario che sto per proporti è proprio basato su quattro tappe in modo tale da poter dedicare del tempo, oltre che al cammino, anche all’esplorazione della cultura storica, artistica e, perché no, culinaria di tutti i luoghi magnifici che questo attraversa.
Il cammino della Via dei Terrazzamenti non è attrezzato per i campeggiatori: lungo il percorso, purtroppo, non sono presenti camping e ti ricordo che in Italia il campeggio libero non è consentito. Per questa avventura dovrai quindi dormire in alberghi o bed & breakfast, che sono comunque numerosi lungo tutto il percorso: più avanti ti consiglierò le ottime strutture dove ho alloggiato durante il mio cammino!
Pronto a partire? Andiamo!
Tappa 1: da Morbegno a Buglio in Monte
Chilometraggio: 19,5 km
Dislivello: + 990 m / – 650 m
Ore di cammino: 6h 30 m / 7h
Morbegno è il principale centro della bassa Valtellina ed è servito da una stazione ferroviaria. Ti consiglio di arrivare in città proprio con il treno, così da poterlo riprendere a Tirano quando dovrai tornare verso casa. La stazione si trova a poche centinaia di metri dall’inizio del cammino, tant’è che appena sceso dal treno troverai subito i cartelli gialli della segnaletica del trekking a indicarti la via da seguire per abbandonare il centro e dirigerti verso il Ponte di Ganda, che attraversa il fiume Adda.
Superato il Ponte di Ganda, si imbocca un sentiero in salita che inizia a guadagnare quota in modo ripido e deciso fino alla località Santa Croce. Da qui si può già apprezzare una discreta vista sulle montagne circostanti e sulla Valtellina, che si apre a est, e tirare il fiato per un pochino dopo la fatica iniziale, almeno per un paio di chilometri che si sviluppano su asfalto. In prossimità di Cerido si imbocca nuovamente un sentiero che sale verso Dazio, un piccolo paese che si raggiunge infine dopo aver scollinato.
Ti consiglio di fare una breve sosta a Dazio (avrai già camminato circa due ore e mezza da Morbegno) per esplorare il suo “bosco magico”, un sentierino nel bosco dove sorgono bellissime sculture in legno, che si trova vicino alla chiesa di Sant’Anna.
Lasciato Dazio alle spalle, il cammino inizia una lunga discesa nuovamente verso valle: si prosegue su asfalto fino alla frazione di Regolido (540 mslm), un minuscolo centro abitato nel comune di Civo, e poi su sentieri e strade sterrate fino a Pilasco e Masino dopo aver attraversato un bellissimo e fresco bosco.
Masino e Ardenno sono due centri abitati importanti, dove ci sono anche diversi ristoranti e osterie. Io ti suggerisco di rimanere leggero e di consumare un pranzo al sacco (non mancano ovviamente i negozi di alimentari e i supermercati, quindi non è necessario aver fatto provviste a Morbegno), ma ti metto anche in guardia dal pranzare a valle (anche se la tentazione sarà fortissima) poiché la tappa prevede ancora un lungo tratto di salita che porterà fino a Buglio in Monte, sicuramente la parte più impegnativa della giornata: se riesci, evita di affrontarla a stomaco pieno!
La salita comincia poco dopo il centro di Ardenno e si inoltra verso Gaggio guadagnando circa 500 metri di altitudine in poco più di 2,5 chilometri (si impiegano tra i 60 e i 75 minuti). La sfiancante salita è l’ultima fatica della giornata, perché dalla località San Giuseppe in avanti il cammino scende fino all’abitato di Buglio in Monte dopo aver sfiorato i 700 mslm.
Una curiosità: Buglio in Monte è uno dei comuni italiani con il dislivello altimetrico più elevato. Pensa che il suo territorio va da 263,5 mslm a 3678,5 metri! Questo perché fa parte del suo territorio anche una parte del Monte Disgrazia, una delle vette più importanti della Valtellina e delle Alpi Retiche.
Si conclude così la prima tappa dopo poco meno di 20 chilometri e 6,5/7 ore di cammino. A Buglio in Monte ti consiglio di pernottare al B&B Terre Alte, situato proprio nel centro all’interno di un edificio storico: la location e la vista sono meravigliose, le stanze curate e pulitissime, il personale gentile e molto cordiale!
Tappa 2: da Buglio in Monte a Sondrio
Chilometraggio: 25 km
Dislivello: + 710 m / – 930 m
Ore di cammino: 7h / 7h 30m
Preparati ad affrontare una nuova giornata di cammino lungo la Via dei Terrazzamenti: dopo la fatica di ieri, con il cammino che ti ha portato su e giù per poi condurti fino a Buglio in Monte, oggi il trekking procederà quasi esclusivamente in discesa: la meta è la grande città di Sondrio. Questa sarà la tappa più lunga del cammino, ma non la più faticosa.
Abbandona il centro di Buglio in Monte seguendo le indicazioni della segnaletica gialla della Via dei Terrazzamenti. Oltrepassarai le frazioni di Vallecola ed Ere, dopo le quali il sentiero attraverserà i primi vigneti e i primi terrazzamenti: quelli di Maroggia. La vista è sempre magnifica e grandiosa sulla valle e sulle montagne che la circondano!
A circa un’ora e mezza di cammino da Buglio in Monte si torna leggermente a salire per arrivare a Piasci e successivamente, dopo aver scollinato, a Regoledo. La prima meta degna di nota per la giornata è però Berbenno di Valtellina, un paese abbastanza grande dove poter trovare ogni genere di servizio e dove puoi fermarti per una pausa prima di proseguire.
Poco distante da Berbenno si trova il paese di Postalesio, celebre per le sue piramidi simili a quelle di Zone, sul lago d’Iseo. Questo strano fenomeno è causato dall’azione erosiva dell’acqua piovana, che genera un vero spettacolo! Il cammino passa per Postalesio, ma non contempla una tappa alle piramidi: se le vorrai visitare dovrai fare una deviazione e raggiungerle autonomamente. Tieni in considerazione che, dal centro di Postalesio, per percorrere il sentiero che giunge fino alle piramidi si impiegano 40 minuti.
Tre chilometri dopo Postalesio, la Via dei Terrazzamenti giunge a Castione Andevenno, un paesino arroccato sulla montagna che offre una bellissima vista sulla vallata e sulle Orobie. Ti suggerisco di fare una piccola deviazione, oltre che per girare il centro storico, anche per vedere il meraviglioso “Mulin de la Rusina”, un antico mulino risalente al 1824 che è stato restaurato in tempi recenti e riportato al suo splendore.
La parte di sentiero che segue è tra le più pacifiche e rilassanti dell’intero cammino: i saliscendi sono pressoché finiti e si prosegue quasi in piano fino a vedere, in lontananza, la città di Sondrio. Si attraversano vigneti e prati verdissimi, superando il bivio per Ganda e Triasso. In località Rocce Rosse il sentiero è particolarmente spettacolare, perché si può già vedere dall’alto la città diventare sempre più vicina e al contempo ammirare i vigneti terrazzati che sono un po’ il simbolo di questa valle e di questo cammino.
Si discende infine a Sondrio, attraversando il centro città. Per risparmiare sugli alloggi, ti suggerisco di stringere i denti e allungare di qualche chilometro la tappa, giungendo fino al paese di Montagna in Valtellina: ti porterai avanti e, se sei un amante della natura come lo sono io, avrai la possibilità di dormire nella campagna piuttosto che in centro città. Per passare la notte ti consiglio di contattare l’agriturismo “Alloggio del Contadino”: la gentilezza della proprietaria è fuori dal comune, le stanze sono meravigliose e la colazione con le torte fatte in casa, il latte appena munto e tante altre prelibatezze non hanno davvero eguali.
Tappa 3: da Sondrio a Teglio
Chilometraggio: 25 km
Dislivello: + 1000 m / – 500 m
Ore di cammino: 7h / 7h 30m
Ti aspetta un’altra tappa abbastanza corposa del cammino, ma non disperare: a fine giornata arriverai a Teglio, un meraviglioso paese della Valtellina e uno dei punti più belli di questo cammino, famoso anche e soprattutto per i suoi pizzoccheri. La stessa valle prende il nome da questo paese: Valtellina significa per l’appunto Valle di Teglio.
Se hai pernottato a Sondrio, mettiti in cammino di buon’ora e raggiungi Montagna in Valtellina. Se invece hai seguito il mio consiglio e ti sei fermato in quest’ultimo paese, inizia a risalire il versante della montagna in direzione di Ponte in Valtellina per ricongiungerti alla Via dei Terrazzamenti.
Durante la salita avrai l’occasione di fermarti a vedere, almeno dall’esterno, l’affascinante Castel Grumello. Si tratta in realtà di due castelli gemelli risalenti al Tredicesimo secolo e uniti da un tratto di mura; sullo sfondo le Alpi Retiche e la Valtellina: un panorama davvero stupendo! Castel Grumello è un bene FAI, ed è visitabile tutti i giorni ad esclusione del lunedì a partire dalle 10:00. L’ingresso è libero e senza prenotazione, ma è gradita una donazione per il FAI.
Una volta superato Montagna in Valtellina, circa due chilometri dopo si arriva a Poggiridenti, un grazioso paesino arroccato sulla montagna con un meraviglioso terrazzo panoramico sulla vallata. In lontananza potrai vedere anche la bellissima chiesa della Madonna del Carmine, che balza subito all’occhio per la sua imponenza! Si risale infine verso San Fedele e San Rocco prima di arrivare a Tresivio e San Lorenzo. Sebbene questa parte di cammino sia quasi interamente su asfalto, la bellezza dei piccoli borghi attraversati dal percorso lo rendono comunque interessante.
Dopo aver attraversato una serie di borghi a media altitudine, il cammino inizia una nuova discesa verso Ponte in Valtellina, che si trova più in valle a meno di 400 mslm. Ponte è un bellissimo paese, che vale la pena di essere esplorato, non fosse altro per girovagare un po’ per il suo centro storico. Qui troverai generi alimentari, negozi di ogni tipo, ristoranti e osterie.
Ripreso il cammino, ecco Chiuro, un altro borgo tradizionale della media Valtellina sulla sponda del fiume Adda. Volendo, all’altezza di Ponte in Valtellina, potresti considerare di abbandonare la Via dei Terrazzamenti e seguire la Strada del Vino, che passa per la Contrada Castionetto invece che dal centro di Chiuro e che ti permette di visitare la Torre di Roncisvalle (o di Castionetto), una massiccia torre medievale. Questo cammino si ricongiunge con il principale dopo San Bartolomeo e prima di San Giovanni.
Proprio da San Bartolomeo inizia la parte più interessante ed entusiasmante della tappa di oggi, anche se sarà probabilmente la più faticosa: il cammino abbandona finalmente l’asfalto e ti porta a risalire piano piano fino a Teglio, il punto più alto della Via dei Terrazzamenti a 851 mslm. Durante la salita, il cammino abbandona i centri abitati, con qualche piccola eccezione, e tocca le località Brione e Sella, dove troverai enormi pratoni e tanta natura. Particolarmente piacevole e rilassante è la salita verso Vangione, interamente nel bosco e che attraversa anche una meravigliosa pineta.
Vangione, una frazione del comune di Teglio, ha una vista panoramica eccezionale. Manca davvero poco alla meta, quindi prendi l’ultima parte del cammino con molta calma e goditi il paesaggio: soprattutto in primavera è semplicemente meraviglioso! Ampi pratoni, tantissimi fiori, alberi da frutto e pendii scoscesi verso la vallata, il tutto con le Alpi sulle sfondo.
A Teglio si respira l’atmosfera tipica di un paesino di montagna. Specialmente fuori stagione, avrai la possibilità di assaporare con lentezza il suo centro storico e i suoi spazi verdi. Ti consiglio di fare una passeggiata nel Parco Rimembranza, dove sorge la “Torre de li Beli Miri”, la torre medievale di Teglio. Se sei interessato agli aspetti culturali, puoi visitare anche Palazzo Besta (informati però su orari e biglietti).
Non puoi visitare Teglio senza aver assaggiato i pizzoccheri del Ristorante San Pietro: sono buonissimi in tutta la Valtellina (e ogni località ti proporrà una sua variante del piatto) ma qui sono davvero eccezionali! Infine, per passare la notte, ti suggerisco di contattare il B&B Casa Taralin: troverai ad accoglierti persone gentilissime e molto disponibili, una bellissima casa e un’abbondante colazione al mattino!
Tappa 4: da Teglio a Tirano
Chilometraggio: 12,5 km
Dislivello: + 350 m / – 790 m
Ore di cammino: 4h 30m / 5h
Ci siamo: ti sei lasciato alle spalle la parte più impegnativa del cammino e ora ciò che ti rimane da affrontare è una bella passeggiata che ti porterà a scendere da Teglio fino a Tirano. Si tratta di una tappa molto breve, di soli 12,5 chilometri: per questo ti consiglio di dedicare del tempo ad esplorare Teglio, se non hai avuto tempo o se eri troppo stanco per farlo all’arrivo della terza tappa, e di partire con calma. Avrai tempo e modo, vista la breve distanza, per scoprire anche Tirano una volta che sarai arrivato in città.
Abbandonando Teglio ti ritroverai nuovamente immerso in grandi spazi verdi, vigneti e frutteti. Dopo aver lasciato il centro della cittadina, il cammino si inoltra in una lunga discesa che culmina a Bianzone dopo aver attraversato i vigneti della Tenuta La Gatta, appartenente alla casa vinicola Triacca. Si tratta di un monastero domenicano del Cinquecento che è stato restaurato e trasformato in ristorante. Tutto intorno, meravigliose viti terrazzate all’interno di 13 ettari di spazi verdi. Insomma, il fatto che il cammino attraversi i filari di questo vigneto è semplicemente pazzesco e si tratta di una bellissima esperienza! Fai attenzione a non perderti tra i filari, perché in questo tratto la segnaletica è un pochino scarsa.
Dopo Bianzone, che si raggiunge dopo appena 5 chilometri da Teglio, il cammino punta dritto verso Villa di Tirano, paese che fa da anticamera alla destinazione della Via dei Terrazzamenti. Si tratta anche dell’ultimo centro abitato che troverai lungo il percorso prima di arrivare a Tirano, che tuttavia dista soli 7,5 chilometri: sebbene siano presenti ristoranti e generi alimentari, ti consiglio di attendere fino alla meta finale per pranzare in centro e goderti la città.
La parte conclusiva della Via dei Terrazzamenti si sviluppa in leggera salita dalla frazione Ragno fino alla Chiesa di Santa Perpetua. Una volta raggiunto questo punto, si scollina e si affronta l’inesorabile discesa fino a Tirano. Da Santa Perpetua si ha una vista clamorosa sulla città: tra gli edifici molto bassi spunta imponente il Santuario della Madonna di Tirano, che sembra veramente altissimo!
Tirano è una città di confine, infatti si trova ad appena due chilometri dalla Svizzera e dal Cantone Grigioni. Per questo troverai i cartelli in doppia lingua italiano-tedesco. Tirano è famosa principalmente per due cose: la prima è il Santuario della Madonna di Tirano, simbolo della città e suo edificio più imponente, ben visibile già in lontananza; la seconda è per essere il capolinea delle celebre e pittoresca linea ferroviaria Tirano-Saint-Moritz o Ferrovia del Bernina. A Tirano avrai quindi la possibilità di vedere il meraviglioso trenino rosso attraversare il centro città, attraverso l’incrocio principale alle spalle del Santuario. Sebbene non siano presenti le sbarre, esiste comunque un passaggio a livello con dei semafori.
Circondata dalle Alpi Orobie, dal massiccio del Bernina e dallo Stelvio, Tirano è una bellissima città che ti consiglio di girare ed esplorare anche senza una meta precisa. Oltre al Santuario, altre cose da vedere sono il Castello di Santa Maria (del quale restano le rovine) e una serie di palazzi signorili.
La via dei Terrazzamenti: Conclusioni
La Via dei Terrazzamenti è un meraviglioso cammino italiano che attraversa dei luoghi veramente unici e tutti da scoprire: quelli della media e bassa Valtellina. Luoghi che meritano di essere esplorati non solo per la loro indiscutibile bellezza naturale, ma anche per la tanta storia e per la tanta cultura (anche culinaria) che possono offrire.
Il fatto che questo cammino sia piuttosto breve (in totale circa 80 km) e che il dislivello non sia eccessivo, lo rende un trekking appetibile per tutti, anche per i meno allenati! Che stai aspettando, quindi? La Via dei Terrazzamenti è perfetta anche come primo cammino, se non vuoi cimentarti subito in qualcosa di più impegnativo ma ti piace l’idea di metterti in viaggio.
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Bellissima descrizione, ho incrociato parte di questo cammino lo scorso anno, quando in due giorni avevo fatto una parte del cammino mariano delle alpi, da Piantedo a Sondrio, e il secondo giorno da Buglio in Monte a Sondrio avevo seguito prevalentemente i cartelli dei Terrazzamenti, quest’anno ho intenzione di fare per intero proprio questo cammino in tre tappe 😃
Ciao Alessandro, grazie! Ne vale davvero la pena di farlo per intero!