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10 cose assurde che non sapevi sul Principato del Liechtenstein

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Che stato bizzarro, il Liechtenstein: per secoli snobbato dalle potenze europee, in quanto considerato poco interessante da un punto di vista strategico e commerciale, oggi questo minuscolo principato è tra i più ricchi al mondo e attrae investitori da ogni parte del globo.

Se ancora non hai visitato il Liechtenstein e ti stai chiedendo perché dovresti farlo, continua a leggere questo articolo: parleremo di eserciti che tornano dalla guerra con più soldati di quanti ne siano partiti, di troppi stati che suonano lo stesso inno e ti racconterò anche di quella volta che la bandiera liechtensteiniana sventolò sulla Luna. Pronto a scoprire tutto?

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Il Liechtenstein non ha un esercito

Proprio così: il Principato del Liechtenstein ha scelto di abolire la propria forza armata nel lontano 1868 e, da allora, non ha mai più avuto un esercito permanente. Si potrebbe pensare ad una scelta etica, ma il vero motivo per cui il Liechtenstein ha deciso di rinunciare ad avere un esercito è che … costava troppo! Un tantino paradossale, forse, considerato che – come vedremo tra poco – stiamo parlando di uno stato particolarmente ricco e benestante.

La difesa del principato è quindi affidata alla Svizzera, con la quale è stato stipulato un accordo ufficiale e con la quale condivide anche una politica di neutralità. Ma quello del Liechtenstein non è un caso isolato in Europa: altre nazioni sprovviste di forze armate sono, ad esempio, il Principato di Andorra (la sua difesa è affidata a Francia e Spagna), Città del Vaticano (difeso dall’esercito italiano) e l’Islanda (che ha accordi militari con Norvegia e Stati Uniti).

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Il Liechtenstein è quindi, oggi, uno stato demilitarizzato. Ma come si è comportato l’ultima volta che è stato coinvolto in una guerra? Era il 1866 e, nel corso della guerra austro-prussiana, il Liechtenstein schierò un esercito di 80 uomini.

Ebbene, tornarono in 81! Un italiano si unì infatti a loro, probabilmente con lo scopo di abbandonare la zona di guerra.

La sua bandiera ha sventolato sulla Luna

Sembra assurdo, ma la bandiera del Liechtenstein ha sventolato orgogliosa sulla Luna e lo ha fatto proprio nel 1969, quando la missione Apollo 11 allunava per la prima volta con gli astronauti Neil Armstrong, Michael Collins e Buzz Aldrin. Il modulo lunare, in quell’occasione, batteva anche la bandiera del principato a causa dell’importante contributo fornito dall’azienda locale Balzers AG nello sviluppo della storica missione – in particolare per la realizzazione di componenti protettivi impiegati dal programma Apollo.

In ricordo e in ringraziamento di questo contributo, l’allora presidente degli Stati Uniti d’America, Richard Nixon, decise di donare al Liechtenstein un frammento di roccia lunare. Oggi, la roccia in questione è conservata all’interno della Camera del Tesoro, visitabile insieme al Museo Nazionale del principato a Vaduz. Un vero e proprio cimelio da non perdere per chi visita la capitale del principato!

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La bandiera del Liechtenstein esposta di fronte al municipio di Vaduz.

Il suo inno nazionale suona come quello inglese

Se, camminando per le strade di Vaduz, dovessi riconoscere una melodia familiare … sappi che è tutto normale! Sembra incredibile, infatti, ma l’inno nazionale del Liechtenstein “Oben am jungen Rhein” – suona esattamente come “God Save the King”, l’inno britannico. E perché mai?

Intorno alla metà del 1800, la melodia di “God Save the King” (o “God Save the Queen”) era diventata l’inno nazionale di numerose regioni di lingua germanica, come ad esempio la Prussia, la Bavaria, la Sassonia e la Svizzera – oltre che lo stesso Liechtenstein che lo scelse nel 1850. Addirittura, nel 1871, divenne persino l’inno ufficiale dell’Impero Germanico: fu un bel guaio quando, nel 1914, Germania e Regno Unito entrarono in guerra e si ritrovarono a suonare la stessa melodia!

Il testo è stato invece scritto da un compositore svizzero, Jakob Josef Jauch, e le parole recitano “In alto lungo il giovane Reno”, con riferimento al fiume che rappresenta il confine naturale tra il principato e la Svizzera.

Il Liechtenstein è tra i Paesi più piccoli e ricchi del mondo

Al sesto posto nella classifica dei Paesi più piccoli del mondo e al quarto in Europa (sì, il primato globale spetta a Città del Vaticano con una superficie di appena 0,44 km quadrati), il Principato del Liechtenstein – famoso in tutto il mondo per il suo avanzatissimo sistema bancario – si piazza anche al secondo posto assoluto nella graduatoria dei Paesi più ricchi del mondo.

Il suo PIL pro capite, aggiornato al 2025, è infatti secondo solamente a quello del Lussemburgo, il che rende il principato uno dei paesi più piccoli e ricchi del mondo. Nel corso degli anni, il Liechtenstein è diventato un vero e proprio paradiso fiscale, anche perché ha saputo attrarre moltissime aziende e investitori dall’estero grazie ad una politica fiscale particolarmente favorevole.

Per questo, anche se può contare su risorse naturali limitate e importa l’85% dell’energia che utilizza, il Liechtenstein è uno stato molto ricco. Ma c’è di più: la sua neutralità politica gli ha permesso, nei secoli, di evitare i conflitti e mantenere un ambiente economico stabile. Una scelta saggia la loro, non trovi?

In Liechtenstein ci sono più aziende che abitanti

Ricollegandoci allo stratosferico PIL del Principato, una cosa che forse non immaginavi è che in Liechtenstein ci sono più aziende che abitanti. La prospera economia di questo piccolo stato gli ha permesso di raggiungere questo incredibile traguardo e di diventare a tutti gli effetti un centro finanziario che attira giovani imprenditori, start-up e imprese da tutta Europa – e non solo.

Le sue origini risalgono al Sacro Romano Impero

Forse non lo immaginavi, ma la storia del Principato del Liechtenstein è antichissima e ha origini che risalgono addirittura al 1700. Parte integrante del Sacro Romano Impero, riuscì ad ottenere lo status di feudo statale autonomo nel 1714 – anno in cui l’Imperatore Carlo VI d’Asburgo, ultimo della sua dinastia, concesse il territorio alla famiglia principesca che, ancora oggi, governa il Liechtenstein.

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Lo splendido Castello di Vaduz, residenza dei principi del Liechtenstein.

È l’unico stato in Europa ad essere doppiamente senza sbocco sul mare

Basta dare una rapida occhiata alla cartina geografica per rendersi conto di come il Liechtenstein non abbia sbocchi sul mare. Fin qui niente di speciale, giusto? Già, ma forse non hai pensato che neppure la Svizzera e l’Austria, le uniche nazioni con cui il principato confina, ne hanno uno – il che rende il Liechtenstein uno stato doppiamente senza sbocco sul mare: un altro primato degno di nota, visto che al mondo esistono solamente due nazioni che soddisfano questo requisito e, ovviamente, il Liechtenstein è l’unico in Europa.

L’altra nazione doppiamente senza sbocchi sul mare, nel mondo, è l’Uzbekistan. Ma in questo caso, se proprio volessimo fare i pignoli, si potrebbe opinare che Turkmenistan e Kazakistan, che confinano con l’Uzbekistan, hanno uno sbocco sul Mar Caspio (che tuttavia è considerato un mare chiuso o addirittura un lago pur essendo salato). Quindi, insomma, il Liechtenstein rappresenta un caso più unico che raro.

Se poi vogliamo continuare a parlare di confini, sappi anche che il Liechtenstein è anche l’unico Paese al mondo ad avere una doppia triplice frontiera con le stesse due nazioni – che sono, ovviamente, Svizzera e Austria.

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L’Alte Rheinbrücke, il ponte di legno coperto che è tra i simboli della città di Vaduz.

È l’unica nazione situata interamente nelle Alpi

Il Liechtenstein, se ancora non l’avessi capito, è proprio uno stato da visitare: un’altra sua particolarità è quella di essere l’unico stato al mondo a trovarsi completamente all’interno della catena montuosa delle Alpi. Più nello specifico, il Principato si trova nella Rheintal, la Valle del Reno, e la maggior parte del suo territorio è interessato da rilievi montuosi – anche se il suo punto più elevato è situato “appena” a 2599 mslm.

La sua targa automobilistica è “FL”

Una delle prime cose che ho notato arrivando in Liechtenstein è stata la targa automobilistica dei veicoli, che riporta la dicitura “FL”. Per cosa starà mai questo acronimo, che a me tanto ricorda la ben lontana Florida? Se la “L” è facile, per capire il motivo della “F” bisogna sapere che la denominazione ufficiale dello stato è “Fürstentum Liechtenstein”, che in tedesco significa “Principato del Liechtenstein”.

È possibile apporre il suo timbro sul passaporto

Il Liechtenstein non è uno stato membro dell’Unione Europea (sebbene faccia parte dello Spazio Economico Europeo), tuttavia ha aderito a parte degli accordi di Schengen e permette quindi la libera circolazione delle persone senza istituire controlli alle frontiere con i Paesi dell’UE. Non è quindi previsto, ovviamete, che venga apposto un timbro sul passaporto all’ingresso nel Paese.

Eppure, presso l’ufficio del turismo di Vaduz, è comunque possibile richiedere un timbro sul proprio passaporto. Si tratta, ovviamente, di un timbro “ricordo” che non ha alcuna valenza ufficiale, ma che potremmo definire una trovata turistica a tutti gli effetti. Una sorta di trappola accalappiaturisti, quindi, che costa la bellezza di 3 CHF: un po’ eccessivo per un semplice timbro, sono d’accordo, anche perché il disegno scelto è piuttosto semplice e banale. Ma se sei arrivato fino a questo punto e ti sei reso conto di quanto speciale e unico sia il Principato del Liechtenstein, allora forse vorrai apporre anche tu il suo timbro sul passaporto, così come del resto ho fatto io …

Curiosità sul Liechtenstein: conclusioni

Se stavi ancora cercando dei buoni motivi per visitare il Liechtenstein, in questo articolo ti ho dato ben 10 ragioni per inserirlo subito nel tuo prossimo itinerario di viaggio: non perdere l’occasione di visitare un principato veramente stravagante e corri a leggere la mia classifica delle cose da vedere a Vaduz in un solo giorno!

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