Questo articolo potrebbe contenere link affiliati. Se clicchi su uno di questi link è possibile che percepisca una piccola commissione, senza che ci sia alcun costo aggiuntivo da parte tua. Tutti i prodotti e le esperienze consigliati sono stati direttamente provati da me oppure sono organizzati da società fidate di cui io stesso mi avvalgo. Buona lettura!
Monteviasco, splendido borgo dell’Alto Varesotto, è uno dei fiori all’occhiello della provincia e, anche grazie al rientro in funzione della funivia avvenuto lo scorso agosto dopo un lunghissimo periodo di stop durato quasi sette anni, quest’anno è tornato finalmente a nuova vita. Sia che si scelga di salire a Monteviasco sfruttando la comoda funivia, al momento attiva solamente nei weekend e nei giorni festivi, sia che si opti per la salita vecchio stile attraverso i 1400 gradini che costituiscono la storica mulattiera che parte da Ponte di Piero, una volta arrivati in cima quel che stupisce sono il silenzio e il fascino d’altri tempi dei vicoli e delle costruzioni di pietra.
E se il borgo di Monteviasco non fosse il punto di arrivo, bensì quello di partenza per una bella escursione? Oggi voglio proporti una facile passeggiata ad anello che parte e torna nel piccolo paesino: un percorso adatto a tutti e piuttosto breve: sei pronto a scoprirne i dettagli?
👉 L’escursione a Monteviasco e molte altre passeggiate nella zona sono raccolte nel mio libro Le Prealpi Varesine: 50 Escursioni tra Varese e il Canton Ticino, disponibile in libreria e online: scopri di più e ordina subito la tua copia!
👉 Iscriviti gratuitamente al canale WhatsApp e alla newsletter per rimanere sempre aggiornato con nuovi contenuti su viaggi e trekking!
In questo articolo
Monteviasco come arrivare
Una delle particolarità principali del borgo di Monteviasco è che non è raggiungibile in auto: da Dumenza, paese di confine con la Svizzera ben noto anche come punto di partenza per la bella escursione al Monte Lema, si deve risalire fino a Curiglia e, infine, si deve lasciare il proprio mezzo nell’ampio parcheggio di Ponte di Piero. Alla data attuale (dicembre 2025) il parcheggio è ancora completamente gratuito, ma presto diventerà a pagamento con una tariffa giornaliera di 3€.
Presso il parcheggio di Ponte di Piero si trovano sia la partenza della funicolare (attiva, alla data attuale, solamente sabato, domenica e giorni festivi, che il sentiero a gradoni che risale fino al borgo (tempo di percorrenza: 45-60 minuti).
Una curiosità: lo sapevi che gli abitanti “in pianta stabile” del borgo sono appena 7?
Anello delle Cascinelle a Monteviasco: l’escursione in sintesi
🟩 La passeggiata proposta è adatta a tutti (difficoltà E – Escursionistico).
💧 Nel centro paese è presente una fontana d’acqua potabile.
🐶 I sentieri sono dog-friendly.
🛜 La copertura telefonica è quasi sempre presente.
👉 Scarica qui la traccia gpx dell’escursione!
La passeggiata ad anello di cui ti voglio parlare oggi ha inizio dal centro paese di Monteviasco. Passando per la località San Rocco e dunque per la Stazione Astronomica gestita dall’Associazione “Ipazia”, si risale in una meravigliosa pineta fino alle Cascinelle. Superato l’alpeggio si scende dapprima all’Alpe Sassello per poi tornare a Monteviasco passando per il cimitero.

Di seguito qualche dettaglio tecnico sull’escursione (esclusa la salita a Monteviasco):
| DISLIVELLO POSITIVO E NEGATIVO | D+ 230 metri, D- 230 metri |
| ALTITUDINE DI PARTENZA | 950 mslm (Monteviasco) |
| ALTITUDINE MASSIMA | 1150 mslm |
| SVILUPPO (ANELLO) | 2,1 chilometri |
| TEMPO DI PERCORRENZA (ANELLO) | 1 ora |
| DIFFICOLTÀ | E (Escursionistico) |
| PERIODO CONSIGLIATO | Sempre (in inverno con ramponcini da neve) |
Da Monteviasco all’Alpe Cascinelle
L’intera escursione si sviluppa sul sentiero CAI 165. Dalla fontana situata nel centro di Monteviasco, imbocca Via Gambarogno in direzione dell’osservatorio astronomico. Giunto alla Cappella di San Rocco avrai una vista sensazionale sul Monte Gambarogno e sui monti Paglione e Covreto, nonché sul Lago Maggiore e sui Castelli di Cannero.

In cima alla collina sulla destra riuscirai invece a scorgere le cupole della stazione astronomica.
⚠️ Nota: si tratta di una struttura privata, gestita dall’Associazione “Ipazia”, e ti ricordo che non è consentito entrare senza permesso oltre la staccionata.

Uno stretto sentierino si allontana rapidamente da Monteviasco, puntando verso una lussureggiante e suggestiva pineta che si raggiunge dopo aver superato una grande casa in pietra. Dei comodi tornantini iniziano a risalire, con decisione ma in modo costante e mai troppo ripido, il versante nord del massiccio che vede nel Monte Polà e nel Monte Gradiccioli le sue vette più celebri. Del resto, come spiego nel libro Le Prealpi Varesine, Monteviasco è anche il punto di partenza ideale per giungere al Monte Gradiccioli passando per l’Alpe Corte e per la Capanna Merigetto. In inverno, o comunque con presenza di neve, è meglio affrontare questo tratto con i ramponcini da neve: essendo esposto a nord mantiene più a lungo neve e ghiaccio.

Giunto a una quota di 1120 mslm, uscirai dalla pineta e di fronte a te si staglierà, imponente, il Monte Polà. Sapevi che si tratta della vetta più alta della Provincia di Varese? Con un’altitudine di 1742 mslm, il Polà nasconde alla vista, per prospettiva, il Monte Gradiccioli (1936 mslm).

Prosegui oltre, sempre seguendo il sentiero 165 che risulta ben segnalato tramite bolli bianco-rossi tra splendidi faggi. In falsopiano, salendo leggermente di quota, raggiungi il punto più elevato dell’anello e, specialmente in inverno, potrai godere di una vista davvero emozionante sulla vallata e sulle cime della Val Veddasca: suggestivi sono i piccoli paesi di Biegno, Lozzo, Armio e Graglio (frazioni di Maccagno con Pino e Veddasca) che sembrano incastonati sulla parete della montagna.

Nelle giornate di cielo terso sono ben visibili anche il Monte Rosa con la Punta Dufour e l’iconica conca del Dom.

L’Alpe Cascinelle è contraddistinto dalla presenza di numerosi ruderi di baite in pietra un tempo usate come cascine e come alpeggi per gli animali: oggi i loro resti, insieme al profondo silenzio della natura, rendono questa zona ancora più misteriosa e affascinante.
Superata l’Alpe Cascinelle, il sentiero perde lentamente quota fino all’Alpe Sassello a circa 1040 mslm. Da qui comincia una breve ma ripida discesa verso Monteviasco attraverso castagni e faggi che, tra l’autunno e l’inizio dell’inverno, riversano una gran quantità di foglie secche sul sentiero: bisogna prestare parecchia attenzione a non scivolare e i bastoncini da trekking si possono rivelare un validissimo aiuto anche da questo punto di vista!

In appena 15-20 minuti dall’Alpe Sassello giungerai senza difficoltà al cimitero di Monteviasco e, dunque, potrai scendere nuovamente nel centro paese chiudendo l’anello.
Dove mangiare e dove dormire a Monteviasco
A Monteviasco è operativo il Bar Ristorante “Il vecchio circolo” in Via dei Caduti. È sempre consigliata la prenotazione al numero 3381453866.
La Foresteria “Al Campanile” mette a disposizione otto posti letto con diverse formule di pernottamento e mezza pensione. Anche in questo caso è sempre gradita la prenotazione al numero 3334455591.

Passeggiare a Monteviasco: conclusioni
La lunga scalinata di 1400 gradini che costituiscono la storica mulattiera che sale a Monteviasco conduce in un luogo paradisiaco, dove il traffico della città resta lontano e la vita scorre più lentamente: comunque tu decida di salire al borgo, tieni a mente la cosa più importante, ovvero il rispetto per la natura e per gli animali, nonché per gli abitanti del paese. Riporta sempre a valle i tuoi rifiuti ed evita di sporcare!
👉 Ti interessa la zona delle Prealpi Varesine? Nel mio libro trovi una raccolta delle migliori 50 escursioni da fare tra la Provincia di Varese e il Canton Ticino. Con cartografia, profili altimetrici, tracce gpx e oltre 60 fotografie a colori: disponibile in libreria e online!
👉 Continua a seguirmi su questo blog e sui social per non perderti altri racconti di escursioni e trekking, ma anche di viaggi vicini e lontani!
Nota: le eventuali tracce gpx inserite in questo articolo sono da intendersi unicamente come riferimento e potrebbero contenere imprecisioni o errori. L'autore non si assume alcuna responsabilità derivante dall'utilizzo da parte del lettore di tali tracce lungo i sentieri menzionati nell'articolo.
