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Rappresentazione artistica di Sara Bertoncello ispirata al villaggio di Korvala, in Lapponia. Trovi questo e tanti altri acquerelli su sbgoccedifantasia.weebly.com

ACQUERELLI IN VIAGGIO

“La passione per i viaggi si intreccia a quella per la scrittura e per l’acquerello in una nuova brillante serie di lavori che vi porteranno in terre lontane a vivere sui passi di due viaggiatori.”


— Sara Bertoncello

An Daingean

Immerso nel grigiume di un cielo basso
e denso,
c’è un villaggio irlandese di pescatori
e pastori,
incastonato nella bellezza senza tempo di panorami selvaggi
e aspri,
dove le antiche tradizioni sono ancora vive
e la lingua gaelica risuona con orgoglio.

Forse nel colore acceso di questi edifici,
o forse tra le note di una ballata celtica,
si cela il segreto del suo malinconico fascino.

Samuele Salvia

Incontri Fugaci

Un cielo sporcato dalle nuvole sopra una mente sgombra dai pensieri. Finalmente felice, finalmente serena.

Uno sguardo, un sorriso, un’intesa silenziosa.

Il vento che soffia, la luce che cala. Il sole si avvia verso un altro, inesorabile tramonto. Approccia il profilo delle montagne, gli si posa sopra, si baciano. Un incontro fugace. E poi giù, a nascondersi forse alla vista ma non al cuore.

Lampi color porpora nel crepuscolo estivo, fiamme alle spalle del Rosa. Il cielo come una tela, è un tripudio di mille colori.

Nel silenzio di una sera d’estate, tra grilli e camosci, nell’abbraccio caldo di due anime simili, strette strette a trovare conforto e sognare il domani mentre scende la notte.

Samuele Salvia

Una notte in Lapponia

Quando arriva l’inverno tutto diventa più magico: le temperature crollano, la neve cade abbondante imbiacando il paesaggio e rivestendo gli alberi di un candido ed elegante mantello. Il buio incombe famelico, inghiottendo a poco a poco le giornate e concedendo alla luce del sole solo brevi ma significative apparizioni.

Calano le tenebre. Nelle calde baitine in legno si accendono luci soffuse, che animano il villaggio come flebili fiammelle mosse dal vento. Il silenzio è irreale. Nell’aria, gelida e tagliente, si respira un’atmosfera fiabesca. E mentre ad ogni passo gli stivali sprofondano nella neve, lo sguardo sognante si alza a contemplare la meraviglia di un cielo scuro e tempestato di stelle.

Poi, all’improvviso, accade: fasci di luce che investono la volta celeste; nastri luminosi che ondeggiano, si intrecciano, volteggiano con maestria ed eleganza. Ora compaiono, ora scompaiono. Ora più intensi, ora più deboli. Si riflettono nella superficie di placidi laghi; si riflettono negli occhi lucidi di semplici sognatori con lo sguardo rivolto all’insù.

Samuele Salvia